figli, in Venezuela sempre più famiglie sono costretti ad abbandonarli per la penuria economica

Venezuela. Il dramma delle famiglie che muoiono di fame, con le madri costrette ad abbandonare i loro figli negli orfanotrofi

Il Governo non ammette che la situazione sia critica, ma il numero di bambini dei quali le famiglie hanno chiesto agli orfanotrofi di occuparsi nel 2017 è lievitato in modo significativo rispetto all’anno prima

Nel racconto di un’assistente sociale al Washington Post emerge come “la gente non riesce a trovare da mangiare. Non hanno di che sfamare i figli. Per questo li abbandonano: non perchè non gli vogliano bene, ma proprio perchè gliene vogliono

figli, in Venezuela sempre più famiglie sono costretti ad abbandonarli per la penuria economicaLa crisi economica e sociale che sta sconvolgendo ormai da tempo il Venezuela governato da Nicolàs Maduro ha colpito duro le famiglie e i loro figli. Le carenze di cibo e medicinali, con larghe fasce di popolazione che rischiano di morire di fame, ha portato chi era in condizione di farlo a lasciare il Paese: più di quattro milioni di persone che sono fuggite in cerca di un avvenire migliore.

Ma il Venezuale, tra i Paesi più ricchi di giacimenti petroliferi al mondo, continua ad ospitare migliaia di famiglie sempre più povere, con madri disperate che, al culmine dell’inedia tentano di salvare la vita ai propri figli abbandonandoli in orfanotrofi ed istituti. Come pure agli angoli delle strade.

La gente non riesce a trovare da mangiare. Non hanno di che sfamare i figli. Per questo li abbandonano: non perché non gli vogliano bene, ma proprio perché gliene vogliono“, ha dichiarato al Washington Post Magdelis Salazar, assistente sociale venezuelana, ripresa da un articolo di Tempi.it.

Il Governo venezuelano non ha emesso alcun bollettino per relazionare sul livello al quale è arrivata la crisi economica tra la gente del Paese. Ma è emblematico il caso dell’orfanotrofio di Fundana, centro non profit che esiste dal 1991 a sud di Caracas: lo scorso anno ha ricevuto richieste per la cura di minori a causa di penuria economica da 144 famiglie; erano state 24 l’anno prima. La struttura di solito accetta di tenere i bambini fino a un anno prima di renderli disponibili per l’adozione. “Voi non sapete che cosa significa vedere i propri figli affamati. Non ne avete idea. Mi sento responsabile, sento di essere colpevole. Ma ho provato qualunque cosa. Non c’è lavoro e loro dimagriscono di più ogni giorno che passa. Me lo dica lei: che cosa dovrei fare?“, racconta una mamma. Secondo la Caritas locale, peraltro, il 71 per cento dei bambini sotto i cinque anni sono malnutriti.

Ma c’è anche chi abbandona i figli agli angoli delle strade, come riportato nell’articolo di Tempi.it.: una bimba di tre anni accolta da Fundana è stata trovata a settembre alla stazione: di fianco a lei una sacca di vestiti e una lettera: “Vi prego, date da mangiare a mia figlia”. Nel 2017 otto bambini sono stati abbandonati in ospedali o altre strutture pubbliche nel distretto di Sucre della capitale, contro i quattro del 2016. Altri nove sono stati lasciati in un centro statale che si prende cura di minori l’anno scorso. Nel 2016 non c’era stato invece neanche un caso.

Un funzionario che si occupa della cura dei minori a El Libertador, una delle aree più povere della capitale, afferma che la situazione è  “catastroficaAbbiamo enormi problemi. Il numero dei bambini abbandonati è di gran lunga aumentato. Il punto non è solo che sono di più rispetto a prima, ma che hanno maggiori problemi di salute e denutrizione. E noi non riusciamo a prenderci cura di tutte queste persone“.

Leonardo Rodríguez, che gestisce un network di 10 orfanotrofi in tutto il Venezuela, spiega che fino a qualche anno fa i centri ospitavano bambini abusati in famiglia. Ora invece “almeno due madri disperate a settimanachiamano chiedendo che vengano presi i figli per l’impossibilità di sfamarli.Le richieste sono così tanti che in alcuni istituti abbiamo le liste di attese. Fundana ha aperto l’anno scorso un secondo orfanotrofio nella capitale con fondi privati, ma i posti non bastano. Per non abortire, molte donne in gravidanza chiedono ancora prima della nascita dei figli di poterli dare in adozione. Proadopcion, tra le organizzazioni più grandi del Paese che si occupano di adozione, ha ricevuto l’anno scorso tra le 10 e le 15 richieste al mese, rispetto a una o due nel 2016. “Abbiamo dovuto respingere molte mamme. Ci dispiace, ma sono troppe“.

Fonte: Tempi.it