Vorremo accogliere in casa nostra un minore straniero abbandonato, ma se il nostro Comune non vuole, cosa possiamo fare ?

Buongiorno siamo una famiglia che abita a Como. Abbiamo due bambini e nel nostro piccolo pensiamo di poter dare una mano a chi è stato meno fortunato di noi. Pensavamo di accogliere un minore o una mamma e bimbo o chi secondo voi è più in emergenza. Abbiamo una casa abbastanza grande, con bagno e camera indipendente, non abbiamo grandi cifre in banca…. Ma potremmo certo aiutare.

C’è un percorso da seguire?

Grazie per l’attenzione, Lucia

Cara Lucia è bello ricevere lettere di famiglie, come la vostra, che vogliono condividere un po’ della propria serenità familiare.

Le consiglio di far presente la vostra volontà e possibilità di prendere in affido un minore straniero non accompagnato o una mamma sola con bambino ai servizi sociali del vostro territorio o ad un centro per l’affido. Dopo la recente approvazione in Parlamento della legge per la protezione dei minori stranieri non accompagnati, molti servizi sociali territoriali si sono già attivati organizzando corsi informativi sull’affido famigliare. Tra le misure previste dalla legge, vi è, infatti, la promozione dell’affido famigliare come strada prioritaria di accoglienza rispetto alle strutture. Molto, però, dipende dalla situazione del singolo territorio: se il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati e mamme sole con bambini è presente e come viene affrontato e gestito.

Fino a oggi, infatti, la maggioranza dei minori stranieri non accompagnati sbarcati in Italia veniva collocata nei grandi centri di accoglienza dove si trovavano anche gli adulti e dove si venivano a creare condizioni di promiscuità e di sovraffollamento. Solo una piccola parte trovava posto nelle comunità per minori, dove certamente l’accoglienza era più idonea alle necessità dei ragazzini, ma in cui mancava sempre l’apporto fondamentale di una famiglia. Ora la nuova legge dà il via libera all’affido famigliare come forma di accoglienza prioritaria. Entro i prossimi 3 mesi, inoltre, sempre secondo quanto previsto dalla legge, ogni Tribunale per i Minorenni dovrà istituire un elenco di volontari disponibili ad assumere la tutela dei minori stranieri non accompagnati.

Inoltre, è importante sapere che la legge recentemente approvata istituisce anche misure specifiche per favorire l’inserimento scolastico e l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale dei migranti minorenni.

Per qualsiasi ulteriore informazione, può contattarmi direttamente al mio indirizzo e-mail: diego.moretti@aibi.it

Cordiali saluti,

Diego Moretti