#WelcomeFriday: 4 bambini della Bolivia, Kenya e dell’est Europa chiedono la tua attenzione

Oggi nella nostra rubrica: Aurelia, 4 anni, attende una mamma e un papà che la amino e si prendano cura di lei. Jerusalem 3 anni e mezzo, da 4 mesi attende ancora un angelo dal cuore grande che grazie all’Adozione a Distanza la sostenga nella crescita. Accanto a lei oggi si presenta Markespecia, bambino kenyota di 6 anni che sogna di diventare dottore

Buon venerdì e buon #WelcomeFriday!

Anche oggi diamo il via al fine settimana accendendo un faro sui quei bambini ed adolescenti in difficoltà che hanno urgenza di trovare una mamma e un papà adottivi che li amino o un sostenitore a distanza che si prenda cura di loro accompagnandoli nella crescita, nella formazione e verso un futuro migliore, a misura di bambino.

Sono piccoli angeli provenienti dai Paesi nei quali Ai.Bi. opera ogni giorno. Bambini abbandonati o in grave difficoltà familiare, spesso invisibili. Molti di loro non hanno mai conosciuto il calore di una famiglia.

Il #WelcomeFriday è dedicato a loro! Ogni venerdì racconteremo le loro storie. Questi bimbi urlano il loro diritto di essere amati, di ritrovare un’infanzia serena. È un grido sordo e silenzioso, forse per questo ancora più potente. Non si può ascoltare con le orecchie ma arriva direttamente al cuore.

Cosa troverete oggi nella nostra rubrica?

Nella sezione appelli di Adozione Internazionale oggi conoscerete la storia di Aurelia, una bimba di 4 anni dell’est Europa. Aurelia ha un visetto dolce e due occhi molto espressivi. La bimba è stata abbandonata dalla mamma alla nascita e purtroppo soffre di convulsioni e attacchi epilettici. Sottoposta ad indagini mediche si sospetta possa soffrire della sindrome di Dravet. I continui ricoveri, la mancanza di figure di riferimento e un’adozione fallita alle spalle, hanno provocato ritardi nello sviluppo della piccola Aurelia. Ha urgente bisogno di una mamma e un papà che la proteggano per sempre e le diano le cure e l’amore di cui ha immediato bisogno.

Passiamo alla sezione Appelli di Adozione a Distanza. Qui ad attendervi, come di consueto troverete due bambini.

Il primo è un appello urgente. Riproponiamo infatti oggi l’appello di Jerusalem già pubblicato all’interno delle nostre pagine nel mese di marzo. Jerusalem é una bambina boliviana, abbandonata piccolissima dalla mamma davanti all’ufficio del Garante per il Minore. È un po’ piccina per la sua età, ma complessivamente sta bene. A livello psicologico presenta un ritardo nello sviluppo nelle aree del linguaggio e della motricità, per questo ha bisogno urgente di un sostenitore che la Adotti a Distanza e la segua nel suo percorso di crescita, ma ancora nessuno si è fatto avanti. Vuoi essere tu quella persona? Leggi la sua storia.

Proseguiamo poi con la storia di Markspecia un bimbo kenyota che compirà 6 anni ad agosto. Il piccolo vive con la nonna in una baraccopoli. La nonna di Markspecia è anziana, non riesce ad occuparsi di lui come vorrebbe. Il bambino vorrebbe andare a scuola, imparare tante cose nuove e da grande diventare un medico! L’Adozione a Distanza è l’unica possibilità per Markspecia di realizzare il suo sogno. Glielo facciamo questo regalo per il suo compleanno? Leggete la sua storia.

Anche oggi, siamo felicissimi di comunicare un’Adozione a Distanza andata a buon fine!
Si tratta di Susan, bimba kenyota di 6 anni, che desidera da grande di diventare un’insegnante.
Ebbene, Susan la scorsa settimana ha trovato un angelo che ha deciso di Adottarla a Distanza per permetterle di muovere i primi passi verso il raggiungimento del suo sogno!

La sostenitrice di Susan è proprio un’insegnante e il desiderio della bimba le ha toccato il cuore, riportiamo di seguito la sua testimonianza: “Ho scelto Susan perché sono un’insegnante e il suo sogno di diventare maestra mi ha colpito e creato un’empatia a pelle – racconta- So perfettamente che la mia donazione non risolverà la situazione… ma mi piace pensare di poter essere d’aiuto anche se per una piccola parte a qualche bimbo al di là del mio naso…
Ci terrei a instaurare un vero rapporto con la bambina che mi “affiderete, – conclude-non sarò una mamma vera, ma mi piacerebbe essere una sorta di madrina da lontano… ho scelto la vostra associazione proprio perché favorisce questo tipo di “vicinanza a distanza.
Racconterò ai miei alunni di questa esperienza… e magari potremmo scrivere una letterina insieme “facendo il tifo” e sostenendola”.

Dopo questa splendida testimonianza concludiamo il nostro #WelcomeFriday con l’invito a Sostenere a Distanza i bambini in difficoltà accolti in due centri sostenuti da Ai.Bi: FED e SODAS in Congo.
Il centro di accoglienza FED è sostenuto da Ai.Bi. dal 2012. Ospita circa 60 minori orfani a causa della guerra, dell’HIV o sfollati da Masisi e Ruthuru, tra le regioni del Nord Kivu più colpite dagli scontri armati. Il centro SODAS dal 2014 accoglie in Congo fino a 20 bambini e adolescenti, tra i 5 e i 14 anni. Orfani, abbandonati o separati dalle loro famiglie. I minori accolti nella struttura arrivano in condizioni di grave malnutrizione e privazione. Grazie al Sostegno a Distanza aiuterete Ai.Bi. a supportare la presa in carico dei minori nei centri FED e SODAS in Congo.

Bene per questo #WelcomeFriday è tutto

Buona lettura e buon venerdì dell’accoglienza!