Mese: Agosto 2013

Adozioni internazionali. Ucraina: «Le coppie italiane hanno rispettato i loro impegni al 100%. Adozioni possibili ma solo per bambini grandi».

L’Ucraina promuove i genitori adottivi italiani, perché rispettano l’obbligo di inviare relazioni post-adottive. Com’è noto l’iter delle adozioni non si chiude con l’arrivo in casa del proprio figlio. Le famiglie devono inviare, secondo modalità stabilite dai vari Paesi di provenienza,  una relazione scritta corredata da fotografie del bambino che ne attesti le condizioni di salute, l’inserimento nella vita familiare e sociale.

Stati Uniti. «Su una sedia a rotelle cosa avrei fatto senza i miei genitori adottivi?»

E’ nata in Siberia da due adolescenti: la madre aveva solo 17 anni quando l’ha messa al mondo, il padre 18 anni.  I due giovanissimi genitori non erano sposati e hanno abbandonato la bambina subito dopo la nascita. A 13 mesi la piccola è stata adottata, ma sei mesi dopo, è stata colpita da una gravissima malattia. Per salvarle la vita, i medici americani hanno dovuto amputare le gambe, dalle ginocchia in giù.

Il sindaco di Roma cancella il servizio sperimentale per le famiglie. Forum Famiglie Lazio: «Una scelta grave, a danno del territorio e dei cittadini»

«È molto grave la scelta operata nei giorni scorsi dall’Assessorato alle politiche Educative e Scolastiche di Roma Capitale di annullare completamente, con una determinazione dirigenziale, la delibera n.1618 del 01/08/2013, ossia la realizzazione di interventi di utilità sociale e d’interesse pubblico previsti dal piano Assessorile Famiglia a 360°: “Diventiamo Famiglia e Cresciamo in famiglia“».

“Se mi prendi per mano, non sarò mai più una bambina spazzatura: ma…chi mi vorrà adottare?”

Si mangia i capelli, non solo le unghie. Li morde, li strappa a ciocche, e poi li butta. Forse vorrebbe buttare via anche se stessa, come ogni adulto ha fatto con lei. Preferirebbe confondersi con quei mucchi di immondizia dove si rifugia quando nessuno la vede e si mette in bocca tutto quello che trova. Oggetti grossi, a volte taglienti. Quale pozzo senza fondo può essere il cuore di una bambina di 8 anni e mezzo che fa della sua vita spazzatura?

Metti “in moto” la solidarietà: dalla Mongolia alla Bolivia per correre incontro ai bambini abbandonati

“Quattro ruote muovono il corpo, due ruote muovono l’anima”. Lo sanno tutti i motociclisti appassionati. Ma per Matteo e Roberto, due quarantenni con le ali al posto dei piedi, questo vale ancora di più. Perché i due amici di Ai.Bi. vivono la loro passione per le motociclette, mettendola a servizio della verso i bambini più sfortunati del pianeta.