Mese: Giugno 2015

Trovare mamma e papà ai bimbi abbandonati

Bambini che rimangono senza genitori, frutto dell’abbandono di situazioni sociali critiche, rinchiusi  in istituti senza la possibilità di crescere in una famiglia. Così entra in scena Ai.Bi., Amici dei Bambini organizzazione non governativa creata da un movimento di famiglie adottive e affidatarie. A parlare dell’associazione, della sua storia, delle attività e vere  e proprie lotte messe in campo da Ai.Bi in questi 30 anni è Giuseppe Grifeo, nell’articolo de Il Tempo pubblicato il 16 giugno. Clicca qui per leggere la news. 

Italia a crescita zero: l’Istat fotografa un Paese sempre più vecchio. Intanto Renzi “rottama” anche l’adozione internazionale

In Italia i decessi superano le nascite. E’ un fatto ormai costante, ma il 2014 ha segnato il nuovo record negativo. Il saldo tra natalità e mortalità è stato negativo per quasi 100 mila unità. L’Istat fotografa il calo demografico, ricordando che per trovare un picco simile bisogna tornare al biennio 1917-1918. Allora, però, c’era la Prima Guerra Mondiale.

Le raccomandazioni della conferenza de L’Aja: “Genitori adottivi, segnalate anche in maniera anonima, i pagamenti in contanti e in nero”

I genitori adottivi non siano solo vittime delle pratiche illegali che si insinuano nel mondo dell’adozione internazionale, ma diano il proprio contributo alla lotta contro ciò che mina alla base la credibilità dell’accoglienza adottiva. È questo l’invito che emerge dai lavori della Special Commission della Conferenza de l’Aja, svoltasi nella città olandese dall’8 al 12 giugno. Discutendo degli aspetti finanziari dell’adozione internazionale, gli addetti ai lavori convenuti a l’Aja hanno lavorato in particolare per cercare di contrastare la piaga dei pagamenti in contanti in nero a cui troppe coppie di aspiranti genitori sono costrette per poter realizzare il proprio sogno.

In Nepal si continua a morire. Dopo il terremoto arrivano i monsoni e le frane: spazzato via un intero villaggio

In Nepal si continua a morire. Non più per il terremoto ma per i nubifragi. Come temuto, infatti, sono arrivati i monsoni e con queste le piogge torrenziali che in un Paese già duramente messo alla prova dalle scosse, vuol dire altra distruzione e morti. Il terreno, infatti, non tiene e le colline e le montagne si “sciolgono” in vere e proprie colate di fango che invadono i villaggi vicini.