Mese: Ottobre 2015

Più difficile adottare bambini in Calabria

E’ più difficile per le coppie calabresi adottare bambini all’estero. I motivi sono la crisi economica e le procedure troppo complesse. Nell’articolo pubblicato su “Il Quotidiano del Sud” a firma di Aloi e Veltri, si racconta la storia di Etty e Paolo che dopo lunghe attese e peripezie burocratiche hanno realizzato il loro sogno: adottare il loro piccolo Levi.

Cina. “Adozioni internazionali di gruppo? Ecco perché convengono”

L’unione fa la forza e nel caso delle nostre 8 coppie in Cina mai proverbio è stato più calzante. Questi 16 genitori, chi già con esperienza chi invece alle prime armi con figli e bisogni “primari” si sentono una squadra e si comportano come tale. Perché l’adozione internazionale è anche un collante tra le varie coppie che sono consapevoli di costruire giorno dopo giorno non solo la propria “piccola” famiglia…ma quella molto più grande. 

Padova. Come costruire un sogno per i bambini che hanno “Fame di mamma”? La ricetta di Anna Falchi

Ha voluto parlare come mamma e non solo come vip. Una donna madre che mette al servizio dei più fragili e vulnerabili (i bambini fuori famiglia) la propria notorietà. “Perché essere personaggio famoso è fine a se stesso se non “destinato” anche a fare del bene”. Ne è certa Anna Falchi, madrina della “Family House” di Ai.Bi., che da oggi conta su un alleato in più: la multinazionale L’Oreal Paris che ha deciso di sostenere la prima “Clinica per la cura dell’abbandono” con il progetto “Costruiamo un sogno”.

Migranti, mamme e bambini: è la preghiera all’unico Dio a ridare il sorriso a chi non può dimenticare la sofferenza

Con il corpo in provincia di Milano, ma con il cuore e la mente a Lampedusa, al 3 ottobre del 2013. Spiritualmente è stato un salto nel tempo e nello spazio quello che la grande famiglia di Amici dei Bambini ha compiuto venerdì 2 ottobre nel corso della preghiera interreligiosa in ricordo del tragico naufragio di 2 anni prima.

Olanda. Sandra Zampa (PD) “Per ogni minore straniero non accompagnato, occorre un tutore fino al 18° anno di età”

“Sulla figura e ruolo del tutore e sull’efficacia degli affidi familiari l’Italia farà bene a fare una riflessione perché la tutela rappresenta un punto alto in un sistema di accoglienza ma anche un’opportunità per mutare ‘in risorsa’ ciò che oggi sembra per troppi solo un problema”. Lo ha detto Sandra Zampa, capogruppo del PD in Commissione infanzia della Camera dei Deputati, alla luce della visita ufficiale a Utrecht (Olanda).