Mese: Aprile 2016

Le famiglie affidatarie possono chiedere il bonus bebè anche se l’affido è già in corso?

Solo la settimana scorsa abbiamo saputo che anche le famiglie affidatarie, come quelle biologiche e quelle adottive, hanno diritto a usufruire del bonus bebè. Facciamo ancora in tempo a richiederlo, anche se per noi il periodo di affido del minore è già iniziato da due mesi? Se sì, come faccio a farne richiesta? – Risponde Antonio Crinò (nel ritratto)

Griffini (Ai.Bi.) in Commissione Giustizia della Camera: “Una nuova cultura della accoglienza per ridare vita al sistema dell’adozione internazionale”

Più famiglie accoglienti e più bambini accolti, sempre sulla base del principio di sussidiarietà. Questi gli obiettivi di una riforma della legge 184 del 1983 secondo le proposte portate dal presidente di Amici dei Bambini, Marco Griffini, in audizione alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati lunedì 11 aprile.

Adozioni di gruppo…anche in Peru’. 4+3 + 3 :vincono le fratrie con la loro grande voglia di famiglia

Il Perù a inizio anno ha spalancato le porte dei suoi istituti e già tornano a casa le prime famiglie. A febbraio scorso il ministero della Donna e delle Popolazioni Vulnerabili (Mimp) – a cui fa capo la Direzione Generale dell’Adozione (Dga), ovvero l’Autorità Centrale peruviana per l’adozione internazionale – aveva comunicato un’importante novità: dal 28 gennaio 2016 ogni ente autorizzato straniero accreditato a operare in Perù può depositare fino a un massimo di 20 dossier di aspiranti coppie adottive (fino a quella data il numero massimo di dossier presentabili da ogni ente era di 10).  E oggi a vincere è, proprio, l’accoglienza. E si tratta di un’accoglienzadavvero speciale visto che ad arrivare in Italia sono tre diversi gruppi di fratellini, dai 4 ai 13 anni. Ben 10 bambini in tutto adottati da 3 famiglie di Milano, Mestre e Salerno. 

Rapunzel: gran finale a Bari con le famiglie adottive di Ai.Bi. Puglia

Ultima tappa del tour di Rapunzel, il musical con protagonista l’“Amica dei bambini” Lorella Cuccarini. Al Teatro Team di Bari, Lorella, a fine spettacolo, ha incontrato alcune famiglie adottive di Ai.Bi.: qui la vediamo con tre bellissimi bambini peruviani con i loro genitori adottivi, i coniugi Cristallo e Spina, accompagnati dalla referente di Ai.Bi. Puglia Floriana Canfora.

Adozioni internazionali. Rdc: arrivati in Italia 51 bambini dal Congo

Una buona notizia nel pasticcio adozioni internazionali. Questa mattina, 11 aprile 2016, finalmente 51 bambini provenienti dal Congo sono arrivati in Italia e hanno potuto abbracciare le famiglie adottive. Riportiamo la versione integrale della news pubblicata da Avvenirsul sito.  I bimbi, con 13 accompagnatori, sono sbarcati alle 5.39 all’aeroporto di Fiumicino con un volo di linea da Addis Abeba della compagnia Ethiopian Airlines

Siria. La generazione perduta è a rischio anche all’estero: solo il 30% dei bambini rifugiati in Turchia va a scuola. Aiutarli nella loro terra ora è possibile

Sostegno a distanza Siria – La generazione perduta rischia di non ritrovarsi neppure fuori dal proprio Paese. Se milioni di bambini siriani non hanno nei loro ricordi nient’altro se non guerra, violenza e distruzione, è sempre più evidente che l’emigrazione non è la strada attraverso la quale ritrovare la serenità e l’infanzia perduta.

La guerra delle adozioni internazionali. Nuovo speciale di AiBinews sull’assurdo attacco della CAI al sistema dell’accoglienza adottiva

Famiglie disperate, genitori in eterna attesa che non ricevono risposte alle loro domande, enti autorizzati privati di un punto di riferimento istituzionale. Questa la situazione delle adozioni internazionali in Italia, che trova il suo più drammatico riscontro nelle cifre: in pochi anni il numero dei bambini stranieri adottati da famiglie italiane si è dimezzato, passando da oltre 4mila a circa 2mila.

Messico.Utero in affitto: bloccati 3 bambini

Una delle tante storie che coinvolge i bambini, al contempo vera e surreale. È quella di David Beard e Nicky Leonard, coppia omosessuale neozelandese, che quattro anni fa si rivolse a un’agenzia statunitense specializzata nel procurare “mamme surrogate” per clienti facoltosi.