Mese: Dicembre 2016

Milano. Grande successo al “Bello che fa bene 2016″. Ai.Bi festeggia i suoi 30 anni al servizio dei bambini abbandonati. Leonardo Da Vinci stupisce i 300 ospiti alla Cena di gala

La bellezza salverà il mondo” dice il principe Miškin ne “L’idiota” di Dostoevskij. E, aggiungiamo noi, soprattutto quando il bello fa anche del bene. Insomma un “Bello che fa del bene”, non a caso  il leitmotiv della tradizionale Cena di gala nataliziaIl Bello che Bene” che Amici dei Bambini organizza ogni anno a dicembre e che quest’anno ha avuto un valore affettivo ulteriore: i primi 30 anni di vita di Ai.Bi. Trent’anni nel corso dei quali giorno dopo giorno l’associazione costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie, è sempre stata fedele alla sua mission: prevenire e salvare i bambini dall’abbandono e trovare loro una casa con una mamma e un papà in grado di dare loro una chance di vita. Un “compleanno” speciale che ieri sera, 05 dicembre, in oltre 300 tra grandi aziende, testimonial e amici affezionati di Ai.Bi è stato festeggiato con grande successo.

Il mondo colorato da Ai.Bi. in 30 anni protagonista della serata del “Bello che fa bene”

“Fino a quando esisteranno piccoli occhi desiderosi di una mamma e un papà, Ai.Bi. continuerà a colorare il mondo”. Con questo motto Amici dei Bambini ha ridato una famiglia a oltre 3mila bambini abbandonati nei suoi primi 30 anni di attività. Il video che illustra come Ai.Bi. ha “colorato il mondo” in tutti questi anni è stato proiettato con grande successo anche durante la serata di gala natalizia del “Bello che fa bene 2016” che si è tenuta a Milano il 5 dicembre.

Napoli. Donna tenta di gettare neonato nel cassonetto: arrestata…ma che colpa ha? In città esiste solo una culla per la vita

La disperazione non va punita ma risolta e chi è disperato va aiutato altrimenti cadrà inevitabilmente e inesorabilmente in errore. Magari anche fatale. Chi deve aiutare è la società, altrimenti davanti all’errore del singolo, tutti devono fare un “mea culpa” e non condannare. Quello che è successo a Napoli, dove una mamma dopo aver partorito, ha tentato di gettare il neonato in un cassonetto, è stata bloccata dalla polizia e arrestata per tentato infanticidio. Senza entrare nel merito del gesto, deprecabile, è necessario però soffermarsi e fare una riflessione: che senso ha arrestare una madre disperata? La colpa e’ nostra: a Napoli c’è soltanto una culla per la vita.

Referendum. Con il no le famiglie hanno bocciato Renzi. Gandolfini (Family day): “Il premier ha ignorato ogni confronto con le famiglie”. Griffini (Ai.Bi.): “Adozioni internazionali: mai più ciò che è successo negli ultimi 3 anni”

Il referendum del 4 dicembre non ha bocciato soltanto la proposta di riforma costituzionale. Ha soprattutto punito il governo Renzi per il suo totale disinteresse alle esigenze delle famiglie e, tra queste, anche quelle legate alla realtà delle adozioni internazionali.

Bolzano. Stasera tutti all’Uci Cinemas: Ai.Bi. porta sul maxischermo “All’improvviso Komir”. Ecco come l’accoglienza di un bambino trasforma il volto del male

Arriva a Bolzano, all’UCI Cinemas di Bolzano “All’improvviso Komir” un film di Rocco Ricciardulli, con la partecipazione speciale di Gaia Amaral  e Christian Abbondanza nel ruolo di Komir, con la distribuzione Noura Cinema. Il film sarà proiettato stasera, 06 dicembre, alle 20.30 all’Uci Cinemas di Bolzano. Undicesima tappa del tour nazionale nelle sale Uci Cinemas con il patrocinio di Ai.Bi., Amici dei Bambini.

“Dopo vittoria ‘No’, ora che succederà nell’adozione internazionale? Porre fine al clima di odio e veleni di questi 3 anni per gettare le basi di una rifondazione del sistema

Il mondo delle adozioni internazionali conta poco, che rilevanza politica possono avere quelle poche migliaia di famiglie che cercano di dare una famiglia a dei bambini abbandonati?“. Deve essere stato questo il pensiero del premier Renzi da quando si è insediato a Palazzo Chigi, quasi 3 anni fa. Infatti come è stata incomprensibile la scelta di affidare a Silvia Della Monica, già vicepresidente anche la delega di Presidente della CAI (Commissione Adozioni internazionali), creando così le premesse di una gestione assolutamente monocratica, autoreferenziale e non collaborativa, così del tutto inspiegabili sono stati i successivi comportamenti del Premier, inossidabile e sordo agli appelli che quotidianamente si levavano dalle famiglie adottive, associazioni familiari ed enti autorizzati.