Mese: Febbraio 2017

Cina. “Dopo due rifiuti, Martina, 8 anni, alla fine decide: “Si, voi due potete essere i miei nuovi genitori”

Nonostante la voglia di famiglia, un bambino ha bisogno del suo tempo per imparare a fidarsi di nuovo. Ha bisogno di convincersi che quella mamma e quel papà sono per sempre. Per questo mette alla prova e ti guarda scettico e arrabbiato. Ma solo se avrete pazienza e tanto amore, riuscirete a conquistare vostro figlio. Così come hanno fatto i protagonisti di questa storia.

Torino. Siete una coppia desiderosa di diventare una famiglia accogliente extralarge? La casa famiglia “Il Sorriso” di Ai.Bi. vi aspetta

La casa famiglia “Il Sorriso” che fino ad ora ha soccorso in pronto intervento circa 100 bambini piccolissimi in difficoltà, rischia di chiudere i battenti se non si trovano una “mamma” e un “papà” che accettino di diventare una famiglia extralarge, ovvero di gestire la Casa da giugno 2017 per i prossimi 4 anni. Ecco l’appello di Ai.Bi.

Marocco. Lontani nello spazio ma vicini col cuore: l’adozione a distanza è molto di più che una semplice lettera

Come due qualsiasi genitori, anche Alberto e Anna, genitori adottivi…a distanza di Abdelfetah fanno le loro raccomandazioni: studiare e impegnarsi sempre più: perché lo studio è la chiave del successo e del riscatto personale. Ma non mancano i complimenti anche per i successi ottenuti nello sport. Le arti marziali: la […]

Adozioni internazionali. Permanent Bureau De L’Aja “Ecco come combattere le pratiche illecite: gli Stati facciano rete contro ogni tipo di abuso”. Ma all’appello l’Italia non risponde

Lo scorso ottobre si è riunito il gruppo di lavoro (interno al Permanent Bureau De L’Aja)  sulla prevenzione delle pratiche illecite in materia di adozione internazionale e sulla maniera di porvi rimedi. Incontro fondamentale per porre fine ad ogni tipo di abuso. Presenti rappresentanti dei principali Paesi membri. Grande assente: l’Italia.

Piacenza. E’ caos tra i servizi sociali e così calano drasticamente le adozioni internazionali

Tre anni di stallo e di vuoto normativo fa sentire le sue conseguenze anche tra i servizi sociali che sono sempre più alla deriva e non riescono a gestire le richieste e i bisogni delle future famiglie adottive. E così nel caos totale le adozioni calano sempre più. A chi compete nella concretezza dei fatti organizzare puntualmente i corsi per queste famiglie?