Kenya: UN’IMPORTANTE GIORNATA DI FORMAZIONE PER I NEO GENITORI ADOTTIVI

Il mese di Novembre in Kenya e’ un mese di sensibilizzazione sull’adozione durante il quale gli enti accreditati nazionali organizzano attivita’ che coinvolgono i genitori adottivi. Sabato 17 Novembre 2012 presso l’Istituto Thomas Banardo House ha avuto luogo un’importante giornata di formazione rivolta alla sensibilizzazione delle famiglie adottive keniane.

Verso le prime ore del mattino hanno cominciato ad affluire i genitori adottivi che accomodandosi nella sala hanno lentamente riempito tutti i posti disponibili. C’erano circa 100 persone e i genitori hanno potuto lasciare i loro figli nella custodia del personale dell’istituto che ha organizzato per loro attivita’ di animazione nel giardino esterno.

Amici dei Bambini Kenya ha partecipato all’evento con un contributo finanziario per facilitare le attivita’ ricreative per i bambini e un rimborso per i formatori.

Dopo una breve introduzione da parte dell’Amministratrice generale dell’Istituto che ha organizzato l’evento, si sono susseguiti una serie d’importanti interventi tenuti da professionisti del settore che con la loro competenza hanno dato importanti consigli ai genitori, accogliendo le loro domande e cercando di chiarire ogni dubbio.

Fra gli altri, un avvocato e una psicologa, ognuno nella propria materia di competenza, hanno portato un fondamentale contributo particolarmente apprezzato dal pubblico. L’istituto ha inviato i genitori che non hanno ancora completato la procedura legale dell’adozione per spingerli a prendere in seria considerazione questa strada al fine di avere la custodia legale del proprio figlio/a.

L’avvocato ha illustrato in pillole il percorso adottivo e molti genitori hanno sollevato problematiche che stanno affrontando soprattutto con avvocati che non rispettano i termini presi e non li aiutano a concludere la procedura adottiva. Molti di loro sono nel limbo perche’ non conoscono i loro diritti e quindi il tempo passa senza che si arrivi a una conclusione. L’avvocato li ha invitati a prendere coscienza dei propri diritti come “clienti” e cambiare avvocato se necessario oppure a autorappresentarsi qualora conoscano bene la procedura adottiva.  L’iter legislativo che ogni famiglia deve affrontare nel processo di adozione e la cura della relazione familiare sono stati aspetti affrontati in maniera puntuale ed esaustiva dagli esperti che hanno successivamente apprezzato il coinvolgimento dei partecipanti. Come si puo’ facilmente immaginare, un nucleo famigliare appena creatosi, ha bisogno  oltre di un supporto tecnico anche di sostegno morale e di condividere le proprie esperienze con quelle altrui al fine di trovare la forza per rispondere ai propri bisogni.

Per questo motivo e’ stato significativamente apprezzato l’intervento di un ragazzo di ventisette anni che ha portato la sua testimonianza in quanto cresciuto in una famiglia adottiva, aiutando i genitori nella comprensione dei momenti delicati che presto ogni famiglia si trovera’ ad affrontare. Il ragazzo ha confermato di non sapere nulla della sua storia adottiva perche’ la madre mai chiaramente ha svelato la verita’ ma di aver capito fin da giovane di essere “adottato”. Si e’ dichiarato fiero di essere adottato e di sentirsi figlio della donna che l’ha cresciuto e amato.

La psicologa ha cercato di spiegare ai genitori come sia importante la rivelazione della verita’ che puo’ essere fatta in modo indiretto e cercando di cogliere le domande dei bambini anziche’ fare finta di nulla. Molte donne single che hanno adottato hanno sollevato la difficolta’ per loro di gestire una doppia rivelazione quella dell’adozione e della mancanza reale di un padre. La psicologa ha cercato di dare alcuni consigli ma sarebbe necessaria un’altra sessione formativa solo per questo tema.

Anche Ai.Bi. ha preso parte all’incontro  e incoraggiato le famiglie  Ad continuare con fierezza la strada intrapresa e parlare della propria esperienza adottiva per invogliare altri ad adottare cosi che si possa rispondere alla chiamata di aiuto dei bambini abbandonati negli istituti che cercano una famiglia adottiva.

La giornata di formazione si e’ caratterizzata per il sentito coinvolgimento dei genitori che, arrivando anche da villaggi molto lontani rispetto al centro di Nairobi, sono intervenuti con commenti e domande, rendendo il semiario qualcosa di dinamico ed interessante.

 

UN ALTRO MOSES
 

 

Abbandonato in mezzo alle canne
Messo in un orfanotrofio di giunchi

La pietra che i costruttori hanno rifiutato……

Il germoglio spuntato

che è stato lasciato incustodito
Fiorisce per diventare un grande albero
che offre gratuitamente ombra nel deserto
a tutta l’umanità.

Una volta allattato
Dalle gocce di una grondaia
Incosciente dell’esistenza del seno

di una madre materna
È il vincitore indiscusso
Che molti considerano un perdente
Non proprio coscienti
del fatto che rappresenta un altro Mosè.

Questa poesia si ispira alla storia di Mosè nella Bibbia, che è stato allevato nella casa di un faraone come un figlio adottivo, ma che Dio ha scelto per guidare il suo popolo fuori dalla schiavitù. Il pezzo ha lo scopo di ispirare i bambini che sono stati abbandonati per le strade, che sono cresciuti li’, in un orfanotrofio, o con i genitori affidatari o adottivi.
Tutti i bambini sono altrettanto capaci davanti agli occhi di Dio!

Scritta da Simon