Brasile. “Abbiamo detto sì senza aver visto i loro volti… poi non potevamo credere che le nostre figlie fossero così belle!”

brasile bimbo_porta_grande 400 286Abbiamo detto sì senza avere ancora visto i loro volti. Con le foto davanti agli occhi non potevamo credere che le nostre future figli fossero così belle. Quando le abbiamo incontrate mio marito ha detto che fino a 40 anni non usciranno di casa!”.

Sono arrivate a fine luglio a Bari con mamma Myriam e papà Enzo. Così, due sorelle di 11 e 8 anni, Tamires e Camila, originarie di San Miguel Paulista, in Brasile, hanno trovato una nuova famiglia. La storia di oggi di #iosonoundono racconta di due bambine che dopo tre anni di istituto e un passato non facile hanno conservato nel cuore il sogno di essere di nuovo figlie. E quel sogno si è finalmente realizzato.

“Ci è stato inviato un video che ritraeva il momento in cui le referenti di Ai.Bi. in Brasile diedero loro la notizia: una famiglia tutta per loro era pronta a partire per andarle a prendere per sempre – dicono oggi Myriam ed Enzo – . Erano felici, si capiva, per quanto contenessero i sentimenti: guardavano con curiosità l’album di foto che avevamo inviato, dove si potevano vedere anche immagini della loro futura casa. Noi, bè..potete capire in che stato eravamo a vedere quelle immagini!”

Fin dall’inizio del loro percorso adottivo Myriam e Enzo avevano sognato di andare in Brasile. “Anche per la possibilità di rimanere del tempo insieme alle nostre bambine prima di lasciare definitivamente il Paese – dice la mamma -. Ai corsi ci avevano prospettato il peggio, per cui siamo partiti a inizio giugno con un po’ di angoscia, non sapendo cosa poteva riservarci quel periodo di prima convivenza. Invece le bambine ci hanno accolto con serenità: erano molto tranquille, forti di essere cresciute insieme fino a quel momento”.

Per la nuova famiglia è iniziata così una vera luna di miele: “Conosciute in Tribunale, come vuole la procedura, sono venute subito a stare con noi – raccontano i neogenitori –. Tamires ha subito mostrato doti spiccate rispetto al linguaggio: il nostro poco portoghese non è servito a nulla perché lei ci faceva da traduttrice, ha imparato all’istante l’italiano e perfino il nostro modo di gesticolare!”

Quel primo incontro è andato benissimo, come ricorda Myriam: “Anche se mio marito era un pezzo di ghiaccio, bloccato dall’emozione. Ma nonostante questo tutto è filato liscio. Del resto anche all’abbinamento andò così: io mostravo un sorriso da orecchio a orecchio e ‘qualcuno’ invece… piangeva a dirotto!”

Le bambine avevano chiesto in regalo due semplici giochi: un orsetto di pelouche e una corda per saltare. “Con quegli orsetti hanno dormito sempre finché eravamo in Brasile – ricorda Myiam -, poi a casa ne hanno trovato uno più grande sul letto della loro camera”.

Il papà, come ci si poteva aspettare, si è subito sciolto e innamorato delle sue figlie con le quali ha già sperimentato alcune giornate di shopping. “Abbiamo visto in loro la gioia di avere vestiti o anche piccoli oggetti solo per loro: continuavano a dire ‘Questo è solo mio?’”, ricorda Enzo.

Nei primi giorni di convivenza in famiglia Camila e Tamires sembravano ‘soldatine’. La mattina rifacevano i letti e mettevano tutto in ordine. “Poi, con il crescere della confidenza, si sono giustamente sciolte e affidate al fatto che ci sono mamma e papà – dice oggi Myriam -: hanno voluto dormire nel lettone con noi e hanno cominciato entrambe a chiedere aiuto per fare la doccia o per vestirsi. La grande è consapevole di tutto questo e lo chiede espressamente: vuole, vorrebbe essere un po’ più piccola per poter godere di coccole e dedizioni tipici dei bambini più piccoli”.

A settembre Camila andrà in prima elementare, Tamires invece inizierà la quinta.

“Quando eravamo in Brasile Tamires mi chiese ‘Non ti piace stare qui?’ – ricorda ancora Myriam -. Poi le ho spiegato che a Bari c’è il mare, che l’Italia è bella e che là vive la sua nuova famiglia. Così Tamires, al primo bagno in Puglia ha capito e mi ha detto: “Non me ne voglio andare più da qui!”

Chi incontra Camila, Tamires, Myriam e Enzo è sorpreso dall’affiatamento e dalla complicità che traspare da ogni gesto. “Ci sentiamo proprio così, come se ci conoscessimo da sempre.