Bonus asilo nido: cosa cambia?

Con l’approvazione di un emendamento al Decreto Economia basterà fare una sola domanda per avere diritto al bonus asilo nido fino al compimento dei 3 anni del minore

Settembre non è lontano e, con lui, il nuovo inizio dell’anno scolastico. Si torna quindi a parlare di bonus e aiuti pensati per questi frangenti così delicati per la vita e l’equilibrio economico delle famiglie. Tra gli aiuti principali c’è sicuramente il bonus asilo nido, che proprio in questi giorni si prepara a una vera rivoluzione, grazia a un emendamento al decreto Economia approvato dal Senato.

Basta rinnovi annuali: la prima domanda vale per 3 anni

Finora, la domanda per il bonus doveva essere fatta all’inizio di ogni anno scolastico. Con l’approvazione definitiva del nuovo emendamento, invece, basterà presentare la domanda una sola volta affinché la sua validità duri fino al compimento dei 3 anni del bambino. Unica richiesta, quella di mandare ogni anno i documenti che attestino l’effettiva frequenza dell’asilo e la conferma dei requisiti per avere diritto all’incentivo.

Chi ha proposto l’emendamento

L’emendamento è stato proposto dalla Senatrice di Fratelli d’Italia Maria Nocco, che ha assicurato che il cambiamento è senza costi per la Pubblica Amministrazione e che non solo è destinato a semplificare la vita delle famiglie, ma ha anche il merito di uniformare l’applicazione del bonus su tutto il territorio nazionale.
Altra novità della riforma è che il “bonus asilo nido” non si applica solo all’asilo nido, ma a tutti i servizi per l’infanzia previsti dalla normativa, come micronidi, sezioni primavera, servizi educativi integrativi.

Come funziona il bonus asilo nido

Vale la pena, allora, ricordare brevemente in cosa consiste questo bonus: si tratta di un contributo economico a disposizione delle famiglie in cui sono presenti figli di età inferiore ai 3 anni, per rimborsare parte dei costi delle rette di frequenza agli asili nidi pubblici e privati o dei costi per l’assistenza domiciliare (non vale per ludoteche, doposcuola e campi estivi). Gli importi sono determinati in base all’ISEE e variano da un minimo di 1.500 euro ai 3.600 per i nuovi nati che rispondano a specifici requisiti. Il contributo viene erogato direttaente dall’INPS.