Bambini giocano in Moldova guardando una cartina dell'Europa

La sfida europea della Moldova. E di Amici dei Bambini

Le recenti elezioni in Moldova hanno sottolineato come il futuro del Paese sia all’interno del continente europeo. Come già era chiaro grazie ai tanti progetti portati avanti negli anni da Ai.Bi. anche grazie al sostegno dell’Europa

Tra guerre, emergenze politiche ed elezioni regionali in Italia, durante l’ultimo weekend di settembre c’è stato un altro evento passato un po’ sottotraccia ma molto importante: la rielezione di Maia Sandu alla presidenza delle Moldova, scelta da oltre il 50% dei votanti.
Un risultato evidente che, come espresso alla stessa Sandu: “È un chiaro sì a un futuro europeo”.
Ed è anche un segnale di speranza, tenendo conto di come, in un contesto segnato da povertà diffusa, disuguaglianze nell’accesso all’istruzione e dalle conseguenze umanitarie della guerra in Ucraina, l’Unione Europea e i Governi degli Stati Membri rappresentino un punto di riferimento essenziale per il sostegno alla popolazione vulnerabile della Repubblica di Moldova.

Trent’anni di presenza di Amici dei Bambini in Moldova

Presente in Moldova fin dal 1996, Ai.Bi. Amici dei Bambini da quasi 30 anni porta avanti progetti in favore delle bambine e dei bambini vittime di abbandono, oltre a essere ente autorizzato per le Adozioni Internazionali.
Fin dai primi anni la collaborazione con la UE è stata costante, permettendo di realizzare trasformazioni tangibili e durature nella vita delle persone più bisognose.
L’ultima iniziativa on ordine di tempo è stato il progetto PACE (Protezione, Accoglienza, Cultura, Educazione, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, implementato da Ai.Bi. Moldova in partenariato con le associazioni locali Demos e Centro Cooperazione SUD), tra le attività più significative nel contesto della crisi umanitaria provocata dalla guerra in Ucraina. L’intervento ha fornito assistenza materiale (vestiario, alimenti, beni di prima necessità), supporto psicologicoconsulenza legale e orientamento informativo, accompagnando i nuclei familiari nei primi e più delicati momenti dell’accoglienza. In parallelo, grande attenzione è stata data ai minori, con l’attivazione di percorsi educativi e ricreativi e il sostegno attivo all’inserimento scolastico dei bambini ucraini nel sistema educativo moldavo.

Tanti progtti nel nome dell’Europa

Tra i tanti progetti, si possono ricordare i più recenti SVIS-Moldova, sostenuto dall’Unione Europea, che ha permesso a 290 giovani di beneficiare di percorsi personalizzati di formazione, orientamento e inserimento lavorativo.
Il progetto “Padri consapevoli e responsabili per una generazione non violenta”, invece, ha affrontato un tema centrale per il benessere delle nuove generazioni: il ruolo educativo dei padri. Tra le attività: laboratori esperienziali, campagne di sensibilizzazione e sessioni di formazione con specialisti. Il progetto ha coinvolto attivamente centinaia di famiglie e rappresentanti delle comunità locali, contribuendo a contrastare stereotipi patriarcali e prevenire forme di violenza domestica, spesso radicate in dinamiche educative disfunzionali.
Nel campo educativo, il progetto “Accesso e qualità dell’istruzione nelle aree transfrontaliere”, sviluppato in partnership con il Centro “Doxamus”, ha introdotto metodologie innovative come l’apprendimento accelerato, con l’obiettivo di recuperare il gap formativo di bambini e adolescenti provenienti da contesti svantaggiati. Il progetto ha anche contribuito a formare insegnanti e operatori, rafforzando le competenze professionali del personale educativo locale.
Infine, l’iniziativa “Unire natura e cultura attraverso attività all’aperto nell’area transfrontaliera”, realizzata con lo stesso Centro “Doxamus”, ha dimostrato come l’educazione non formale, che avviene attraverso il gioco, possa essere una leva di coesione sociale e benessere.

Il futuro europeo della Moldova si scrive ogni giorno

Gli interventi descritti dimostrano con chiarezza che il settore non profit è un motore strategico di sviluppo sociale e coesione comunitaria. Organizzazioni come Amici dei Bambini – Moldova operano spesso in contesti in cui lo Stato fatica a rispondere in modo efficace alle esigenze delle fasce più vulnerabili della popolazione. Tuttavia, i risultati raggiunti pongono una grande sfida: come garantire la sostenibilità e la continuità degli interventi oltre la durata dei singoli progetti?
Perché il cambiamento sia duraturo, è essenziale che le autorità pubbliche riconoscano il valore sistemico delle buone pratiche emerse nell’ambito dei programmi europei e si impegnino a istituzionalizzare e replicare questi modelli a livello nazionale.
Ecco perché, nel momento in cui il percorso di adesione della Repubblica di Moldova all’Unione Europea entra in una fase decisiva, il lavoro delle organizzazioni del terzo settore dimostra che l’Europa è già una realtà tangibile nel Paese. Non un concetto distante o burocratico, ma una rete di valori e azioni che prende forma nei territori, nei progetti di inclusione educativa, di sostegno alle famiglie vulnerabili, di promozione della coesione sociale e della protezione dell’infanzia.
Il futuro europeo della Moldova si scrive ogni giorno, nel lavoro paziente e determinato di chi crede che la solidarietà sia il fondamento di una democrazia inclusiva.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza