Kosovo, “Ero così cattivo che avete deciso di abbandonarmi?”

arbenArben è stato accolto dalla casa famiglia “Laura Scotti” di Amici dei Bambini in Kosovo circa 5 mesi fa. È arrivato qui dopo un’infanzia davvero difficile, passata tra maltrattamenti familiari e affido a istituti che hanno solo contribuito a renderlo aggressivo e ribelle. A differenza sua, le sue due sorelle sono rimaste a vivere nello stesso istituto che fino a pochi mesi fa ospitava anche Arben e che lui chiama “la gabbia”. Il primo periodo in casa famiglia per il nostro amico è stato particolarmente complesso, perché il suo pensiero andava sempre alle sue sorelle e alle condizioni in cui le aveva lasciate. Oggi Arben ha 12 anni e affida i suoi pensieri a un diario, di cui oggi vogliamo condividere una pagina con i nostri lettori.

Seconda domenica di maggio. Quando ero in istituto, anche la domenica mi dovevo svegliare presto. Adesso invece, in casa famiglia, mi lasciano dormire qualche ora in più. E quando dormo, faccio dei bei sogni. Sogno soprattutto quello che vorrei fare da grande: guidare la macchina, visitare posti nuovi, fare il lavoro che mi piace.

Ecco, da grande, vorrei fare il panettiere. Qua al villaggio, tutti fanno il pane in casa. Ma se io aprissi un negozio, tutti verrebbero a comprarlo da me. Mi piace quest’idea: potrei fare il pane preferito dai bambini e tante brioche al cioccolato. Anche alle mie sorelle piace molto cucinare. Chissà, magari un giorno potremo aprire insieme un ristorante!

Però non so se vorrò creare una famiglia: questa cosa mi spaventa un po’. So che la mia mamma è in cielo, mentre del mio papà non so più nulla. So solo che mi hanno abbandonato e ancora oggi, ogni giorno, mi chiedo: “Ero così cattivo che avete deciso di abbandonarmi?” L’unica cosa che ricordo di loro è di quando mi trattavano male. Non so dire se voglio bene oppure no ai miei genitori.

Da quando sono qui in casa famiglia, comunque, sento la mia testa più leggera. Il medico ha detto che adesso sto bene e posso prendere meno medicine.

Vorrei scrivere tutti i giorni, ma spesso me ne dimentico. Però almeno una volta alla settimana lo faccio e spero che le mie sorelle possano un giorno leggere questo mio diario.

 

Quella di Arben è una delle 168 milioni di storie di bambini abbandonati. Per aiutarli a coltivare i loro sogni è necessario il contributo di tutti. Non possiamo lasciarli soli anche noi. Amici dei Bambini con i suoi progetti si impegna quotidianamente a sostenere l’infanzia abbandonata nel mondo. Se hai a cuore la sorte di Arben e degli altri bambini della casa famiglia “Laura Scotti”, attiva un Sostegno a Distanza per i progetti di Ai.Bi. in Kosovo.