A Strasburgo si fa il punto sulle adozioni in Europa

Adozioni internazionali in Europa: sfide per garantire gli interessi del bambino”. È questo il titolo del primo Convegno organizzato dall’Unione Europea sul tema adozioni che si svolgerà a Strasburgo il 30 novembre e il 1° dicembre 2009.

All’appuntamento al quale interverranno docenti universitari, politici e rappresentanti delle ONG da tutta Europa, Ai.Bi è stata invitata a partecipare. La due giorni di studio sarà l’occasione per fare il punto della situazione sul sistema di protezione dell’infanzia e sulle adozioni in Europa.

Tante le tematiche all’ordine del giorno: dal diritto della famiglia a livello internazionale, alla prevenzione degli abusi nelle procedure di adozione, dalle buone pratiche nel settore adozione ai sistemi di protezione dell’infanzia in Romania e in Bulgaria. E sarà proprio la referente di Ai.Bi in Bulgaria, l’avvocato Krassimira Natan di Sofia, a spiegare la condizione dell’infanzia in Bulgaria, Paese che a differenza della Romania non ha bloccato le adozioni internazionali e ha deciso di dare nuovo impulso al sistema. Dai dati della Commissione per le adozioni internazionali, infatti, la Bulgaria figura tra i primi 10 Paesi di provenienza dei minori adottati dalle famiglie italiane nel primo semestre del 2009 (64 bambini accolti). Dal 2003 al 2007 il Governo bulgaro aveva stretto le maglie del sistema adozioni internazionali, a fronte comunque di una disponibilità esigua di coppie disposte all’accoglienza nazionale.

Rimane invece preoccupante la situazione in Romania: secondo i dati del Servizio Pubblico Specializzato per la protezione dei bambini sono oltre 80mila i minori che vivono in istituto o in stato di accoglienza temporanea in Romania. A Bucarest le adozioni internazionali sono state sospese nel 2001 con una moratoria voluta dal governo. A inizio ottobre Bogdan Panait, il Segretario di Stato dell’ufficio Romeno per le Adozioni (ORA), aveva dichiarato di essere favorevole a modificare la legge che finora ha bloccato le adozioni internazionali. Nulla di fatto per la sua proposta, che è stata bocciata dal Governo.

Tra i relatori figurano: Isabelle Berro Lefevre (giudice della Corte Europea per i Diritti Umani), Edmond Mcloughney (presidente di Unicef in Romania), Raffaella Pregliasco (referente Istituto degli Innocenti di Firenze) e William Duncan (deputato della Conferenza di Diritto internazionale de l’Aja).