Adozione internazionale. Cai porta il rimborso a 9 mila euro, ma quante coppie ne beneficeranno?

Con il Decreto firmato dalla Ministra Bonetti, aumenta il rimborso per l’adozione internazionale fino a un massimo di 9 mila euro. Non cambia l’iter per la richiesta che, fino a oggi, ha portato solo una coppia su due a concludere la procedura

Che l’adozione internazionale sia un percorso economicamente impegnativo è cosa nota: burocrazia, viaggi, voli… sono tante le voci di spesa che le coppie adottive devono sostenere nel loro viaggio per diventare genitori. Non per nulla, da tempo Ai.Bi. si spende perché venga riconosciuto a tutti i genitori che decidono di adottare un bonus da 10 mila euro che possa essere un aiuto concreto e un sostegno immediato.

Aumenta il rimborso adozione internazionale fino a 9 mila euro

Ad oggi, è previsto un rimborso spese per chi adotta, il cui iter è piuttosto complesso e che, alla fine, finisce per essere effettivamente sfruttato da meno della metà delle famiglie adottive.
Fatte queste doverose premesse, è comunque una buona notizia quella del nuovo decreto firmato dalla Ministra Bonetti che aumenta a 9 mila euro il tetto per il rimborso delle spese legate all’adozione.
A riportare i dettagli della notizia è Vita, che precisa come, per il secondo anno consecutivo, le cifra da rimborsare sarà legata all’ISEE delle coppie adottive; secondo modalità già collaudate, dunque, ma con delle nuove cifre per chi ha concluso il procedimento di adozione o di affidamento preadottivo nell’arco dell’anno 2020.

La fascia più alta, che arriva, appunto, fino a 9 mila euro, riguarda tutte le famiglie il cui ISEE ordinario sia inferiore a 25 mila euro. Tra 25 e 40 mila euro, invece, il rimborso massimo è di 7000 euro, per scendere a 5.500 euro per gli ISEE oltre 40 mila euro.

Non cambia l’iter per la richiesta di rimborso adozione: quanti effettivamente ne usufruiranno?

Chiaramente, l’attestazione ISEE in corso di validità dovrà essere presentata insieme all’istanza di rimborso, pena il rientrare di default nella fascia di rimborsi più bassa (ne consegue che chi sa di avere un ISEE superiore ai 40 mila può anche non presentarlo, rientrando comunque nella fascia di rimborso da 5.500 euro).
Oltre all’ISSE, la domanda andrà corredata con la certificazione delle spese rilasciata dall’Ente autorizzato cui la coppia ha conferito il mandato.

Attenzione, il Decreto che aumenta le cifre del rimborso non è ancora ufficialmente attivo, ma lo sarà solo dopo la registrazione della Corte dei Conti e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito della CAI, cosa che dovrebbe avvenire entro i prossimi 120 giorni (pena il decadimento del Decreto stesso, salvo proroghe).
Come si diceva all’inizio, la notizia sicuramente è positiva, ma, se l’iter rimane quello degli scorsi anni, che ha portato solo una coppia su due ad arrivare effettivamente alla fine della procedura, non è quel “cambio di passo” che ci si auspicava.