Adozioni in Congo. “Sui vergognosi fatti dell’11 aprile commessi dalla CAI, intervenga il nuovo Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza”

filomena albano

Il 2 maggio si è insediata come Autorità Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza la dottoressa Filomena Albano. Intervistata da “Vita”, la neo garante, alla domanda sul perché non sia intervenuta sui fatti relativi al convulso arrivo lunedì 11 aprile di 51 bambini congolesi adottati da famiglie italiane,  risponde che “In merito all’episodio dell’11 aprile non sono tuttavia pervenute segnalazioni all’Autorità Garante e come ho già detto l’Autorità Garante ha sempre funzionato in regime di prorogatio.Per rimediare alla mancanza di segnalazione Aibinews ha scritto alla neo Garante la seguente lettera aperta. 

 

 

Gentile dottoressa Albano,

come associazione da 30 anni attiva nella difesa dell’infanzia più fragile e in particolare del diritto di ogni bambino ad avere una famiglia, Ai.Bi. Amici dei Bambini coglie l’occasione per rivolgerLe i suoi migliori auguri di buon lavoro nel ruolo di nuovo Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza.

Un ruolo complesso nell’ambito del quale – ne siamo certi – Lei non trascurerà di certo la realtà dell’adozione internazionale. Soprattutto alla luce della drammatica crisi che questo settore sta vivendo negli ultimi anni.

Abbiamo constatato con piacere che, nel giorno stesso del suo insediamento – lunedì 2 maggio – è già intervenuta sull’argomento nel corso di un’intervista rilasciata alla testata giornalistica “Vita”. È per noi incoraggiante notare la sua sensibilità ad alcuni aspetti specifici dell’adozione internazionale: “il primo incontro tra i bambini e i genitori – citiamo le Sue parole – è un momento delicato e bellissimo, tanto più delicato nel caso dei bambini arrivati dalla Repubblica Democratica del Congo, sia per la lunga attesa a seguito del blocco internazionale sia perché, a differenza di quanto accade di regola, il primo incontro è avvenuto non nel Paese di origine dei bambini, in un ambiente noto ai piccoli, ma in Italia, in un contesto non conosciuto”.

Parole secondo noi correttissime, riferite a quello che abbiamo definito “il lunedì nero dell’adozione internazionale”: l’arrivo a Roma di 51 bambini dal Congo avvenuto l’11 aprile scorso e comunicato il giorno stesso dalla Commissione Adozioni Internazionali ai rispettivi genitori. Con il risultato che le famiglie hanno dovuto organizzare viaggi improvvisati nella Capitale, con le relative tensioni, mentre i bambini attendevano il loro arrivo all’interno di una caserma.

Tuttavia, ci permettiamo un’annotazione. Di segnalazioni su quanto accaduto l’11 aprile ne sono arrivate numerose. A cominciare dalle interpellanze presentate alla Camera e al Senato da esponenti politici di diversi schieramenti. Ben 4 atti parlamentari hanno avuto per oggetto specifico proprio la gestione dell’arrivo dei 51 bambini congolesi da parte della Cai. Nei giorni immediatamente successivi, i deputati Latronico (Forza Italia) e Pagano (Area Popolare) e i senatori Di Biagio (Area Popolare) e Giovanardi (Idea) hanno chiesto più volte chiarimenti al Governo sulla totale disorganizzazione della Cai nella gestione dell’incontro tra i bambini e i loro genitori, delle ragioni dell’impiego della Polizia di Stato, delle responsabilità del comportamento della Commissione, dell’immagine dannosa che questo avvenimento ha generato per la pubblica amministrazione.

Da qui la nostra preghiera e il nostro auspicio. Ora che è entrata in carica come Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, intervenga Lei sui vergognosi fatti di lunedì 11 aprile commessi dalla Cai. Non sia sorda al grido di tanti genitori e bambini nei cui confronti è stata commessa una serie di gravi mancanze di rispetto.

Certi della sua sensibilità e attenzione all’argomento, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti e rinnoviamo gli auguri per un buon lavoro.

 

Ai.Bi. Amici dei Bambini