Adozioni in Romania: nuova interrogazione contro la chiusura delle frontiere

esterno-parlamento-europeoUna nuova interrogazione parlamentare presentata dalla Vice-Presidente del Parlamento Europeo Roberta Angelilli per invitare le istituzioni europee a intervenire sulla drammatica condizione dei minori abbandonati rumeni.

E’ stato depositato il 22 luglio al Parlamento Europeo il testo dell’interrogazione in cui il Vice-Presidente Angelilli denuncia “l’aumento esponenziale dei bambini rumeni affidati agli orfanotrofi.

Con la chiusura di fatto delle frontiere all’adozione internazionale, dal 2004 ad oggi la condizione dell’infanzia in difficoltà familiare è diventata estremamente critica. Come evidenzia Angelilli nel testo dell’interrogazione “il problema è diventato sempre più grave e attuale in seguito all’approvazione della legge 274/2004” anche perché secondo la legge rumena “gli orfani rumeni al raggiungimento del diciottesimo anno di età vengono espulsi dal sistema dei servizi di protezione dell’infanzia, rischiando l’esclusione sociale, la povertà e talvolta sono anche vittime di sfruttamento della prostituzione.”

Con l’interrogazione si chiede quindi alla Commissione Europea quali provvedimenti possono essere adottati per tutelare i bambini rumeni che vivono negli orfanotrofi.

A fine gennaio anche gli euro-deputati Charles Tannock, Sajjas Karim, Catherine Stihler, Cristiana Muscardini avevano presentato un’interrogazione scritta alla Commissione Europea per denunciare la condizione in cui vivono gli oltre 80mila minori fuori famiglia rumeni.

“Con la sua adesione all’Unione Europea, la Romania ha accettato di rispettare alcuni diritti umani, che vengono invece palesemente ignorati nei suoi orfanotrofi. Prevede la Commissione di intraprendere azioni nei confronti della Romania?”. E’ questa la questione principale sollevata da Catherine Stihler. Sulla stessa scia la richiesta avanzata da Sajjad Karim: “Può la Commissione far sapere cosa propone di fare per assicurare che il governo rumeno agisca per proteggere le sicurezza e i diritti dei suoi cittadini?”. Charles Tannock invece chiede alla Commissione di “monitorare la situazione e che alcuni fondi strutturali dell’UE stanziati per la Romania vengano utilizzati per migliorare la protezione dei minori nel Paese”. Anche l’eurodeputata italiana Cristiana Muscardini si era resa promotrice, il 4 marzo, di un’interrogazione scritta sull’infanzia abbandonata in Romania: “la Commissione Europea non crede che senza l’intervento dell’Unione europea questi bambini saranno condannati ad una vita senza famiglia?”