Adozioni internazionali 2013: analisi dei dati regione per regione

ADOZIONI: CAMBIA LA CAI, FAMIGLIE PIU' PROTAGONISTE.  IN CDM MODIFICHE REGOLAMENTO COMMISSIONE ADOZIONI INTERNAZIONALICalano le adozioni internazionali in tutta Italia, ma qual è la situazione regione per regione?

Tanto per cominciare, la “fuga” delle famiglie adottive, stando ai dati anticipati dalla Commissione per le Adozioni Internazionali nell’estratto del rapporto che sarà pubblicato a breve, sembra intensificarsi in Lombardia, da sempre la regione dove si fanno più adozioni.

Rispetto infatti a un calo nazionale del 7,2%, nel 2013 la Lombardia, “perdendo” 50 coppie adottive rispetto al 2012, ha registrato una flessione del 10,8%; rispetto al 2010, anno “d’oro” per le adozioni, si parla addirittura di un vero e proprio “crollo”, pari al -33,3%. Le cose, lo scorso anno, non sono andate bene nemmeno per regioni dai numeri generalmente significativi come l’Emilia-Romagna (-13,3% di coppie in meno rispetto al 2012), il Piemonte (-12,3%), la Puglia e la Sicilia (entrambe -12,9%). Tracollo del Lazio, che in due anni ha perso quasi una coppia su cinque (-18% rispetto al 2012), e quasi una su tre negli ultimi quattro (-28,3% rispetto al 2010).

Se le coppie del Veneto, tutto sommato, hanno retto all’urto della crisi (-3,8%), quelle napoletane invece sembra che la crisi non sappiano nemmeno cosa sia: in piena controtendenza, passando dalle 164 del 2012 alle 188 del 2013, sono infatti aumentate del 14,6%. Invariata invece la situazione in Toscana: 241 erano le coppie adottive nel 2012, 241 sono rimaste anche nel 2013.

Abbastanza speculari i numeri riguardanti i minori adottati nel corso del 2013, che a livello nazionale sono diminuiti del 9,1%. Anche in questo caso, la Lombardia risente abbastanza pesantemente della crisi, registrando, rispetto al 2012, un calo del 13,3%. Una flessione che, ancora una volta, diviene ancor più impressionante se si prende a riferimento il 2010: -38,5%. Perso, cioè, più di un bambino su tre in quattro anni. Situazione drammaticamente simile in Lazio (- 22,8% di minori adottati rispetto al 2012, -33,7% sul 2010) e Puglia (-18,5% sul 2012,- 38,6% sul 2010).

A registrare un deciso calo del numero di bambini adottati, sempre rispetto al 2012, sono stati anche il Piemonte (-13,6%), l’Emilia-Romagna (-13,4%), la Sicilia (-10,7%), la Calabria (-8,9%) e il Veneto (-7,3%). Anche in questo caso,  la Campania, accogliendo, nel 2013, 270 bambini (17 in più rispetto al 2012), ha registrato un incremento in controtendenza del 6,7%. Leggermente in positivo anche la Toscana, che lo scorso anno ha registrato 4 adozioni in più rispetto al 2012, per un timido incremento dell’1,3%.