Adozioni internazionali: Cile, un accordo per potenziare l’accoglienza dei minori abbandonati

La sede centrale di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, sita a Mezzano di San Giuliano Milanese (Mi), è impegnata in questi giorni a ricevere la visita di una delegazione Cilena costituita da Delia Del Gatto Reyes, Denissa Donaire Rousseau e Paulina Herrera, rispettivamente Direttore Generale, Responsabile Programma di Adozione e Responsabile Controllo e Gestione della Fondazione “Mi Casa”, Associazione cilena impegnata nel sistema di protezione dei minori.

AiBi News ha intervistato la Delegazione in visita.

Qual è lo scopo di questa visita in Italia presso la sede di Ai.Bi.?

Ai.Bi. e la Fondazione Mi Casa hanno un accordo fin dal 2009 che è stato rinnovato quest’anno con l’obiettivo di intensificare la collaborazione con le coppie italiane che desiderano adottare in Cile.

Tra gli scopi della visita spiccano quello di conoscere meglio il lavoro svolto da Ai.Bi. scambiando conoscenze tecniche e valutando la possibilità di instaurare nuove forme di cooperazione; sperimentare come Ai.Bi. forma le coppie e come gestisce case famiglia e comunità mamma-bambino e infine entrare in contatto con altri enti pubblici e privati  che si occupano della protezione di minori in condizione di vulnerabilità, al fine di condividere esperienze ed acquisire buone pratiche volte ad innovare e mettere in rete i servizi per l’infanzia e l’adolescenza nel loro territorio. Il programma della visita  durerà per l’intera settimana e sarà caratterizzato da altri incontri in sede oltre che dalla visita alle case famiglia e da momenti di confronto con i Servizi Sociali e con l’istituto degli Innocenti di Firenze.

Com’è la situazione delle adozioni internazionali in Cile?

Il Cile è un Paese aperto all’adozione internazionale sebbene privilegi l’adozione da parte di coppie cilene cui seguono in ordine di priorità le coppie straniere e, infine, i single. Un’ importante quota dei minori cileni adottati all’estero ha come destinazione l’Italia infatti nel 2011 su 122 adozioni internazionali totali ben 73 sono state realizzate da coppie italiane. Il nostro Paese viene privilegiato dalle autorità locali che ci riconoscono una notevole vicinanza non solo linguistica ma anche culturale e valoriale. L’autorità centrale cilena, il SENAME (Servizio Nazionale Minori), sta attivamente promuovendo l’adozione sia nazionale sia l’internazionale attraverso attività di sensibilizzazione.

La vostra Fondazione di cosa si occupa nello specifico?

La Fondazione “Mi Casa” è il più grande ente senza fine di lucro del Cile e uno dei quattro più antichi del Paese e si occupa di protezione dell’infanzia. Complessivamente gestisce oltre 50 progetti in tutto il Paese oltre a un programma di adozioni internazionali supportando circa 3.000 minori al giorno e  oltre 10.000 minori all’anno. Tra le aree di intervento della Fondazione spiccano il lavoro negli istituti, quello svolto attraverso centri polifunzionali dotati di equipe multidisciplinari e le attività di supporto alle donne che hanno subito violenze.