Adozioni Internazionali Romania: a Brasov va in scena l’adozione europea.

Sarà la Romania, tanto vituperata per la chiusura delle Adozioni Internazionali (legge 273/2004), la prima nazione europea ad introdurre una sconvolgente novità proprio in questo ambito?

Grazie al grande lavoro della società civile è in corso oggi a Brasov, un importante incontro tra il Presidente dell’associazione Catharsis, Azota Popescu, ed i responsabili di ORA (l’autorità centrale adozioni della Romania) oltre ad un centinaio di direttori di dipartimento provenienti da tutta la Romania.

Nell’incontro si discuteranno le proposte di modifica della legge attuale e si prenderanno in esame, uno ad uno,  gli articoli dei progetti di legge, a partire da quello già segnalato da Bogdan Panait, segretario di stato nonché numero uno dell’Ufficio rumeno per le Adozioni.

La prima richiesta dell’associazione Catharsis e dei suoi giuristi è l’apertura all’adozione dei minori residenti in Romania anche da parte di persone straniere che non abbiano vincoli di parentela col minore. In questo quadro è stata proposta non solo la riapertura dell’adozione internazionale ma anche l’introduzione di un nuovo e importantissimo strumento: l’adozione intracomunitaria. L’obiettivo è quello di aprire le procedure di adozione prima di tutto a livello comunitario, favorendo l’adozione da parte di coppie residenti negli stati dell’Unione Europea.

Si tratta di una proposta che permetterebbe alla Romania di compiere un doppio passo avanti nel quadro delle adozioni e del principio di sussidiarietà. Alla luce di queste modifiche, l’adozione dei minori in Romania verrebbe attuata attraverso la ricerca di famiglie disponibili nel seguente ordine di priorità: al primo posto l’adozione nazionale con preferenza per la famiglia estesa e, a seguire, per la famiglia dell’assistente maternale (figura “professionale” tipica del sistema rumeno di affidamento temporaneo); verrebbero poi considerate l’adozione intracomunitaria e, solo infine, l’adozione internazionale.

Un ultimo punto della proposta è la modifica della norma riguardante le persone che devono consentire l’adozione del minore (articolo 11 della Legge 273/2004). Si chiede che il consenso per l’adozione, venga sempre espresso davanti ad un giudice con la convocazione delle parti.