Adozioni Internazionali, UE: servono norme più severe per l’accreditamento degli enti

Il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg, pubblicando un documento sull’adozione dei minori dal punto di vista dei diritti umani ha chiesto “norme più severe” per l’accreditamento delle agenzie di adozione. Hammarberg ha inoltre ribadito l’importanza di aver maggiori garanzie nelle procedure ed una particolare attenzione per le adozioni nel periodo immediatamente successivo a gravi emergenze.

“Gli Stati membri dovrebbero garantire una migliore tutela dei minori nel processo di adozione. A dispetto degli accordi internazionali, le realtà dell’adozione sono ancora molto diverse tra i Paesi europei dando origine a gravi preoccupazioni per quanto riguarda i diritti umani”.

Il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, sottolinea anche la “necessità di garanzie procedurali”, raccomanda che le adozioni internazionali abbiano luogo “solo quando non esistono adeguate alternative nazionali, e all’interno di normative internazionali concordate”, e chiede “norme più severe” per l’accreditamento delle agenzie di adozione.

Particolare attenzione viene richiesta per le adozioni nel periodo immediatamente successivo a gravi emergenze, al fine di impedire eventuali abusi e violazioni di obblighi internazionali: “Anche se negli ultimi anni questo principio è stato generalmente seguito dai Paesi europei riceventi, le adozioni degli haitiani dopo il terremoto del gennaio 2010 ha dimostrato la fragilità della sua applicazione”.

Fondamentale per Hammarberg “imparare da questa esperienza” per “salvaguardare i diritti dei bambini” in futuro e “garantire conformità con gli standard internazionali”.

(Fonte: Consiglio d’Europa)