Adozioni, Romania: al via la campagna “Anch’io voglio essere figlio!”

A partire dal 1 di giugno, l’emittente nazionale rumena ProTV ha lanciato la campagna “Anch’io voglio essere figlio!”, campagna che si propone di attirare l’attenzione sul fenomeno estremamente grave dell’abbandono infantile e sulla difficile legislazione che non facilita e non incoraggia l’adozione dei bambini abbandonati. 

Lo scopo della campagna è tanto nobile quanto semplice: nessun bambino fuori famiglia! “Anch’io voglio essere figlio!” si propone di sensibilizzare le autorità per poter avere una semplificazione della procedura adottiva, per poter togliere i bambini dai centri di accoglienza, per poter creare dei Tribunali per i Minorenni in tutti i judet (regioni) della Romania, per rivalutare le adozioni internazionali, portando all’attenzione pubblica i modelli promossi da altri paesi che danno bambini in adozione internazionale.
La campagna avviata il 1 di giugno ha suscitato forti reazioni tra gli spettatori Pro Tv, i quali non sono rimasti indifferenti al dramma dei circa 40.000 bambini abbandonati del nostro paese ed hanno firmato su www.stirileprotv.ro, la petizione con la quale chiedono una legge corretta ed efficiente delle adozioni in Romania.

“Le circa 30.000 firme ci dimostrano che i rumeni non sono indifferenti per la sorte di questi bambini. Per me è molto bello vedere come la gente diventa sempre più attiva e si coinvolge.  Ogni firma  porta una speranza per i bambini abbandonati. Nel sistema ci sono circa 40.000 bambini. Non possono essere adottati, però tutti possono essere aiutati. Lo stato li deve togliere dai centri di accoglienza, deve trovare per loro un ambito che gli offrisse la possibilità di svilupparsi in una maniera armoniosa. La campagna “Anch’io voglio essere figlio!” continuerà a portare all’attenzione delle autorità il dramma di questi bambini fino a quando si arriverà a prendere l’impegno che nessun bambino viva fuori una famiglia.”, ha dichiarato la giornalista Paula Herlo.

La Herlo, farà vedere, in primo piano, come circa 40.000 bambini abbandonati sono ostacolati da una legge complicata e incoerente ad avere una famiglia. Farà vedere non solo i problemi, ma anche le possibili soluzioni che possano portare ad una maggiore trasparenza e semplificazione del processo di adozione, chiamando le autorità alla responsabilizzazione.

“La campagna si propone di attirare l’attenzione sulla situazione dei bambini abbandonati. 40 mila sono in Romania. Siamo sul primo posto nell’Europa per il numero di bambini abbandonati ma, allo stesso tempo, lo stato non ha delle politiche coerenti per poterli proteggere. Esistono ancora i centri di accoglienza in cui stanno insieme più di 100 bambini. La legge sull’adozione non incoraggia i rumeni a prendere un  bambino a casa, mentre le autorità si rifiutano di riconoscere il fatto che ci stiamo confrontando con una situazione veramente grave. Vogliamo che in seguito a questa campagna, ogni bambino abbandonato arrivasse in una famiglia. Sia che si tratta della famiglia biologica o di una famiglia adottiva, sia presso assistenti maternali professionisti o in una casa famiglia. L’importante è che loro sentissero il calore di una famiglia”.

La petizione che può essere firmata su www. stirileprotv.ro chiede una legge corretta ed efficiente delle adozioni in Romania.  In essa viene specificato e sostenuto il fatto che un bambino, appena abbandonato dai genitori, debba avere la possibilità di essere accolto da quelli che vogliono e possono farlo, indifferentemente dal fatto se siano cittadini rumeni o stranieri.