digiuno per i conflitti in Africa. Il Piano 'Africa in Famiglia' di Ai.Bi.

Africa. Papa Francesco: il 23 febbraio sia una “speciale giornata di preghiera e digiuno per la pace” in Congo e Sud Sudan

Il Pontefice ha esortato tutti, anche i non credenti e i fedeli delle altre religioni, ad aderire a questa iniziativa visto “il tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo” e in particolare in Africa

Ma guerra, carestie, povertà e sfruttamento producono anche bambini abbandonati: per questo, Ai.Bi. rilancia il proprio piano ‘Africa in Famiglia’, per restituire la dignità di figli a questi minori, nei loro Paesi come in Italia

digiuno per i conflitti in Africa. Il Piano 'Africa in Famiglia' di Ai.Bi.Una speciale giornata di preghiera e digiuno per la pace, il 23 febbraio 2018, venerdì della prima settimana di Quaresima, la offriremo in particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan“: è questo l’appello che Papa Francesco ha rivolto ai credenti cristiani, ma anche a non credenti e a fedeli di altre religioni, per cercare di favorire uno stop al “tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo” e in particolare in Africa.

L’esortazione del pontefice ad aderire alla Giornata prende spunto dalla constatazione secondo cui “ciascuno nella propria coscienza, davanti a Dio, ci domandiamo: che cosa posso fare io per la pace? Possiamo pregare e ognuno può dire ‘no’ alla violenza per quanto dipende da lui. Perché le vittorie ottenute con la violenza sono false vittorie; mentre lavorare per la pace fa bene a tutti“.

Proprio in questo senso, è urgente – accanto ad interventi concreti per porre fine ai drammi delle guerre, delle carestie, degli sfruttamenti – agire anche sulle prime vittime di questi misfatti: i bambini abbandonati. In Africa sono milioni, 8 soltanto in Repubblica Democratica del Congo, 2 e mezzo in Kenya, 100mila chiusi negli istituti del Marocco.

Per questo Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini ha elaborato un piano ribattezzato ‘Africa in Famiglia’, che si propone e propone alle istituzioni nazionali e internazionali attive sul continente africano e in Italia, in una logica che vada oltre l’emergenza, percorsi di accoglienza e integrazione ‘diffusa’ dei minori. L’abbandono familiare, infatti, è tanto pericoloso e potenzialmente devastante, quanto più i fragili legami familiari e sociali vengono allentati o spezzati. Un progetto di vera cooperazione internazionale che consenta – affiancando, se necessario, le istituzioni africane – a sviluppare riforme del sistema di protezione sociale che mettano al centro l’accoglienza diffusa e la formazione di tutori specializzati per i minori abbandonati o con particolari difficoltà familiari.

Perchè il futuro dell’Africa e degli africani passa anche per una risposta efficace contro l’emarginazione, la radicalizzazione e l’esclusione sociale sia nei Paesi in cui questi minori vivono, che nelle nostre città in cui sono giunti in cerca di un futuro migliore.

Fonte: Telealessandria.it