BAMBINIxLAPACE. Emergenza Ucraina: apre il Pan di Zucchero della Pace di Bolzano

Prosegue in Italia l’attività di Ai.Bi. per l’accoglienza di bambini e famiglie in fuga dalla guerra in Ucraina. A Bolzano ha cominciato le sue attività il Pan di Zucchero della Pace, con un corso di italiano per i minori di una casa famiglia ucraina accolta sul territorio

La guerra in Ucraina e l’arrivo dei profughi in Italia ha coinvolto tutti i territori del nostro Paese e chiamato all’impegno in prima persona tutte le comunità. A Bolzano, in particolare, dove Ai.Bi. ha una propria sede molto attiva da anni, verso la fine di marzo è arrivata una casa famiglia scappata dalla guerra: Anna, la mamma affidataria, i suoi 2 bambini e altri 7 bambini in affido dai 7 ai 16 anni

L’apertura del Pan di Zucchero della Pace di Ai.Bi.

La loro vicenda è stata seguita passo dopo passo dallo staff locale di Ai.Bi. con il supporto della sede centrale e, in beve tempo, come già successo a Mulazzano e Agrate, in Lombardia, ha portato alla creazione del Pan di Zucchero della Pace di Bolzano, riuscendo a creare anche qui un luogo accogliente e un movimento di famiglie, volontari e professionisti in grado di garantire accoglienza e assistenza per questa casa famiglia.
Anche dal punto di vista “giuridico” le cose sono andate meglio che altrove, con il Tribunale per i Minorenni che ha riconosciuto la tutela dei minori alla loro mamma che già l’aveva in Ucraina, naturalmente sotto il monitoraggio dei Servizi Sociali del territorio.
Grazie all’esperienza maturata con la vicenda di questa casa – famiglia, Bolzano ha ampliato e progettato il Pan di Zucchero della Pace con l’intento di offrire sostegno e assistenza anche ad altre famiglie.

Il bisogno di “normalità”

Tra i principali bisogni individuati, è emerso un gran bisogno di “normalità”, che si traduce nel conoscere la lingua italiana per potersi meglio inserire nella comunità locale, praticando sport e altre attività nel tempo libero con gli altri bambini e ragazzi.
Meno urgente si è rivelato, invece, il discorso della scuola, in quanto il Ministero dell’Istruzione ucraino si è subito attivato all’indomani dello scoppio della guerra con la didattica a distanza e tutti i ragazzi della casa famiglia stanno proseguendo a seguire le lezioni in questa modalità.
A fine aprile è stato redatto un accordo con i padri domenicani della Parrocchia Cristo Re per l’uso dei locali e il campo da calcio all’interno del progetto Emergenza Ucraina Bambini per la pace: gli spazi verranno utilizzati per attività di formazione e di svago per un gruppo di minori ucraini.
La prima attività a cominciare è stata quella del corso di italiano, rivolta proprio ai 9 bambini e ragazzi della casa –famiglia ospitata. Il corso, che si svolge ogni martedì e giovedì dalle 10 alle 12, è tenuto da due educatori volontari che hanno esperienza nell’insegnamento della lingua italiana per stranieri.

Questa attività si inserisce nel più ampio contesto del progetto BAMBINIxLAPACE di Ai.Bi. attivo in Ucraina, Moldova e, appunto, in Italia, per aiutare bambini e famiglie dell’Ucraina in questo momento di guerra. Chiunque può dare il proprio contributo con una donazione una tantum o attivando un’Adozione a Distanza che garantisce un impegno più continuativo nel tempo.