Argentina: l’unico Paese sudamericano ad aprire le adozioni ai gay

gayLa presidente Cristina Fernandez ha promulgato oggi la legge che consente il matrimonio tra persone dello stesso sesso, approvata giovedi’ dal Senato al termine di un duro confronto nel Paese che si protraeva da molto tempo. Si legge sul sito dell’ANSA.

Travagliato l’iter di approvazione delle legge, approvata dopo un dibattito di oltre 15 ore con 33 voti favorevoli, 27 contrari, 3 astensioni e 9 assenti.

In questo modo l’Argentina e’ il primo Paese dell’America Latina ed il decimo nel mondo in cui sono legali le nozze tra persone dello stesso sesso, alle quali sarà consentito anche di adottare bambini.

La settimana scorsa, il 13 luglio, migliaia di persone avevano manifestato di fronte al Congresso argentino a Buenos Aires contro il progetto di legge. “Vogliamo un papà e una mamma”, “Viva la famiglia”, “Noi diciamo sì alla vera famiglia” si leggeva sui cartelli dei manifestanti, che avevano risposto a un appello della Chiesa cattolica a scendere in piazza.

“Belgio, Olanda e Norvegia dicono che l’adozione internazionale può essere accettata solo se i bambini provengono da Paesi in cui è concesso il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Stanno cercando paesi che forniscano bambini. E l’Argentina costituirà la loro mira in America Latina“. Questo il parere espresso dalla Senatrice Escudero sul rischio che può portare l’approvazione della nuova legge: la ricerca di bambini argentini da adottare da parte di coppie omosessuali straniere.

Sul tema dell’apertura delle adozioni alle coppie gay AiBi si era già espressa con il libro “Voglio una mamma e un papà.”

La pubblicazione rilegge il tema dell’adozione rovesciando la prospettiva comune e partendo dal punto di vista del bambino, il quale – e non va mai dimenticato – ha già subito il trauma dell’abbandono. Essere genitori non è un diritto, né degli eterosessuali né degli omosessuali. Essere figlio, invece, è un diritto di ogni essere umano.