Arrivederci Raffaella! I nostri 9 mila bambini del Marocco, Brasile, Moldova, Bolivia e Ucraina ti ringraziano ancora

All’età di 78 anni è morta Raffaella Carrà, uno dei volti più noti della televisione italiana, che ha portato avanti per anni un impegno importante e concreto per il sostegno a distanza in favore dei bambini bisognosi

“Raffaella ci ha lasciati. Quasi come fosse l’annuncio al termine di una delle mille trasmissioni condotte, Sergio Iapino, compagno di una vita della showgirl e conduttrice italiana, ha dato l’annuncio della morte di Raffaella Carrà all’Ansa. “È andata in un mondo migliore – ha proseguito – dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”.

La vita in televisione e l’impegno per il Sostegno a distanza

Una umanità ben nota non solo a tutti i telespettatori italiani, di diverse generazioni, che hanno conosciuto il volto di Raffaella e la sua professionalità rimasta immutata nel corso dei decenni, ma anche a chi ha avuto la fortuna di scoprire il suo lato più altruista e attento agli altri. A piangerla, insieme a Iapino, ci sono gli adorati nipoti Federica e Matteo, Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, i colleghi e i collaboratori più stretti.
Non i figli, perché di figli la Carrà non ne ha avuti, anche se – come amava ripetere lei – in realtà di figli ne aveva a migliaia. Come i 130 mila circa, per esempio, che hanno avuto la possibilità di una adozione a distanza grazie al programma “Amore”, uno di quelli che più le rimasero nel cuore e che ha avuto il grande merito di far conoscere l’adozione a distanza al grande pubblico italiano.

A questo programma è legato anche il ricordo di Ai.Bi., che fu una delle 13 Onlus che nel 2006 vennero coinvolte e presentate sul piccolo schermo nell’ambito 8 puntate del programma televisivo e, proprio grazie a Raffaella, riuscì ad accompagnare per molti anni (decine e decine di sostegni sono ancora attivi) con l’Adozione a Distanza più di 9 mila  bambini abbandonati negli istituti del Marocco, Brasile, Moldova, Bolivia e Ucraina .
Un messaggio forte, quello lanciato in favore del sostegno a Distanza, a cui la Carrà stessa si è sempre rammaricata di non essere riuscita a dare un seguito continuo e duraturo: “Ho insistito tanto per poter fare almeno quattro speciali sulle adozioni a distanza senza però ottenere alcun riscontro”, disse durante il Fiuggi Family Festival dedicato al sostegno a distanza.

Se ne è andata, dunque, una grande artista, un volto tra i più significativi della televisione italiana e una donna che non ha mai avuto paura di impegnarsi, pubblicamente, così come nel silenzio della propria quotidianità, per battaglie importanti in favore dei bambini e dei più indifesi.