Assisi. Papà e mamma sono maschio e femmina: per ricordarlo ormai ci vuole una mozione!

papà e mamma in cucina 200 200Il padre è maschio e la madre è femmina. Una realtà scontata, ma sulla quale oggi ci si trova davanti all’incredibile necessità di doverla puntualizzare. Per questo, il Consiglio Comunale di Assisi, il 28 agosto, ha approvato con voto unanime dell’intera maggioranza una mozione intitolata “A tutela della famiglia naturale: padre è maschio e madre è femmina”.

L’iniziativa, promossa dal capogruppo della lista “Uniti per Assisi”, Luigi Marini, prende le mosse da quanto stabilito il 25 luglio dal Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. In quella data il Consiglio ha approvato una risoluzione sulla protezione della famiglia.  Un provvedimento che non ha incontrato unanimità di consensi: tra i 14 voti contrari c’era anche quello del rappresentante italiano, nonostante la stessa risoluzione fosse in linea con i principi costituzionali del nostro Paese. In barba all’articolo 29 della Costituzione, che riconosce come unica forma di famiglia quella “naturale fondata sul matrimonio”, l’Italia ha contestato il provvedimento dell’Onu perché in esso non erano previste diverse tipologie di famiglia.

All’allarme generato da questa vicenda, si è aggiunto – a quanto si legge nella mozione proposta dal consigliere Marini – quello provocato dall’approvazione alla Camera e dal successivo passaggio all’esame del Senato del cosiddetto “Disegno di Legge Scalfarotto”, che prevede l’introduzione in Italia del reato di omofobia. Una proposta che comporterebbe l’estensione della legge Mancino, quella che contrasta l’antisemitismo e il razzismo, anche ai casi di omofobia.

Ma “una volta estesa agli omosessuali e ai transessuali la legge sull’antisemitismo e sul razzismo – si legge nella mozione approvata ad Assisi –, saranno considerati colpevoli di reato di omofobia tutti coloro che si battono per il riconoscimento, la tutela e la valorizzazione della Famiglia Naturale e verranno trattati alla stessa stregua dei razzisti e degli antisemiti.

Da qui la paura, per Marini, che si possa essere considerati omofobi solo per avere affermato che la famiglia naturale è costituita da uomo e donna.

Un’eventualità che, assicura Marini, ad Assisi non si verificherà, anche in forza del fatto che la famiglia naturale è largamente citata e tutelata dallo Statuto Comunale. La mozione parte dalla premessa che “la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna rappresenta l’istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita, è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto a essere protetta dalla società e dallo Stato, è una comunità di affetti e di solidarietà in grado di insegnare e trasmettere valori culturali, etici, sociali, spirituali e religiosi”.

Con la mozione approvata a fine agosto, il Consiglio Comunale di Assisi chiede quindi al Governo di non applicare il Documento standard per l’educazione sessuale, redatto dall’Ufficio Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e di respingere l’affido e l’adozione omosessuali. Di contro, si chiede all’esecutivo di stanziare “pubblici sussidi” per garantire ai genitori “un’effettiva libertà nella scelta della scuola per i propri figli” e di istituire una Festa della Famiglia Naturale, durante la quale si spieghi nelle scuole il senso della “famiglia tradizionale fondata su uomo e donna”.

 

Fonte: Vivere Assisi