Bagnasco: è la famiglia che tiene la società

logo-forum_135872«La prolusione del card. Bagnasco è di eccezionale ricchezza e lucidità. Parole che dovrebbero far riflettere molti e nelle quali le associazioni familiari si riconoscono appieno, non per adesione intellettuale, ma perché danno voce alla nostra azione quotidiana di prossimità a tutte le famiglie del Paese» afferma il presidente del Forum, Belletti.

«Nell’intervento del presidente della Cei grande è l’attenzione alla famiglia ed ai valori fondanti della società e della comune umanità. È difficile isolare dei passaggi dal tutto. Ma sentiamo echeggiare la stessa identità e missione del Forum quando afferma che “la famiglia si è mostrata ancora una volta come l’elemento fondamentale per la coesione sociale delle diverse generazioni, la cellula primordiale e il patrimonio incomparabile su cui poggia la società. Per queste ragioni nulla può esserle equiparata, né tanto né poco. Né può essere indebolita da ideologie antifamiliari o simil-familiari, che vorrebbero ridefinire la famiglia e il matrimonio mutando l’alfabeto naturale e istituendo modelli alternativi che la umilierebbero alimentando il disorientamento educativo”.

«Abbiamo poi percepito una forte sintonia con la Piattaforma elettorale, che stiamo sottoponendo all’adesione personale dei candidati dei vari partiti, in cui chiediamo di ‘ripartire dalla famiglia’, per il futuro del Paese, soprattutto quando il card. Bagnasco ricorda che “sotto il peso della congiuntura, il popolo italiano si è mostrato ancora una volta solido: nella capacità di dedizione e di sacrificio ha rivelato forza di tenuta e di speranza. Ma nessuno s’illuda o cerchi spiegazioni ideologiche e parziali: se ciò è accaduto, prima che ai risparmi, alle autoriduzioni, alla revisione di stili di vita, ciò è dovuto al naturale e insostituibile moltiplicatore di ogni più piccola risorsa: la famiglia”. Anzi, direi di più: nonostante le banche, nonostante i partiti, nonostante l’economia, il Paese ha tenuto proprio per la famiglia.

«Così come troviamo di conforto sentire che nella promozione dei temi non negoziabili “la Chiesa è ‘avanguardia’. Si sente ripetere che questi sono valori “divisivi” mentre quelli sociali sarebbero “unitivi”: in realtà, i valori sociali (…) stanno in piedi se a monte c’è il rispetto della dignità inviolabile della persona”.

«In questo senso siamo grati al cardinal Bagnasco» conclude Belletti «di aver esplicitamente ricordato la petizione europea ‘Uno di noi’ che vuole portare nelle sedi comunitarie l’istanza della vita, senza più selezioni ed alla quale il Forum ha convintamente dato la propria adesione. Perché è proprio vero quello dice Bagnasco, contro tante semplificazioni laiciste in cattiva fede: “Quando la Chiesa si interessa dell’inizio e della fine della vita, lo fa anche per salvaguardare il “durante”, perché ciò che le sta a cuore è tutto l’uomo, la cui dignità non è a corrente alternata”».