Bambini scomparsi: il 25 maggio giornata mondiale per non dimenticarne il dramma

250 mila minori scompaiono in Europa ogni anno. Un bambino ogni 2 minuti. Il 10% di questi sono minori stranieri non accompagnati. La giornata mondiale dei bambini scomparsi è un modo per ricordarsi di questo problema di portata internazionale

Secondo le stime, ogni anno in Europa scompaiono tra i 200 mila e i 250 mila bambini. A dare questo numero è Missing Children Europe, la federazione europea per i minori scomparsi e sfruttati sessualmente che rappresenta 31 organizzazioni di 26 paesi europei. Si tratta di una stima imprecisa, in quanto sull’argomento mancano dati ufficiali, se non una obsoleta relazione di ormai oltre 10 anni fa.
In numeri più attendibili che si hanno sono quelli raccolti dalle chiamate al 116000, il Numero unico Europeo per Minori Scomparsi istituito dalla Commissione Europea nel 2009, attivo in tutti gli Stati membri dell’unione e gestito in Italia dal Ministero dell’Interno.

Bambini scomparsi: in Europa, uno ogni due minuti

Secondo questi numeri, in Europa scompare un bambino ogni 2 minuti. Il 60% sono adolescenti che si allontanano da casa per abusi, violenze o disagi di varia natura; il 10% è un cosiddetto MSNA (Minore Straniero Non Accompagnato), ovvero una persona al di sotto dei 18 anni, che per qualsiasi motivo si trova sul territorio nazionale privo di assistenza e di rappresentanza legale.
Il problema, nel suo complesso, è evidentemente enorme e di portata internazionale, tanto che è stata istituita, proprio nella data del 25 maggio, una Giornata Internazionale dei bambini scomparsi.

Tornando ai numeri, il collettivo di giornalisti Lost in Europe stima che tra il 2018 e il 2020 siano scomparsi in Europa un totale di 18 mila minori: qualcosa come 17 bambini al giorno. Anche questi numeri sono tutto tranne che definitivi, in quanto, come sottolinea Missing Children Europe, non tutti i minori non accompagnati fanno domanda di asilo quando si trovano in Europa (i numeri Eurostat si riferiscono solo ai richiedenti asilo) e, soprattutto, molti Paesi non hanno fornito i dati relativi all’ultimo anno (per esempio Francia e Romania). Il ché lascia presupporre che l’effettivo numero di bambini scomparsi sia maggiore di 18.000.

Bambini scomparsi in Italia: oltre l’accoglienza serve qualcosa in più

Per quanto riguarda l’Italia, secondo l’ultimo report relativo ai minori stranieri non accompagnati pubblicato dalla direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione, al 31 aprile i MSNA censiti sono 6.633, la maggioranza dei quali provengono da Bangladesh e Tunisia.
Se si allarga lo sguardo al fenomeno nel suo complesso, però, è il Marocco lo Stato dal quale provengono il maggior numero di MSNA: quasi 8 mila.

Un segnale di come, al di là del rafforzamento del sistema di accoglienza, sia necessario implementare i progetti di cooperazione in loco, specialmente per quei ragazzi adolescenti che abbandonano la scuola e non hanno idea di come potersi costruire un futuro. Non a caso, secondo il già citato report del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, dei 6.633 MSNA presenti in Italia, l’87% ha più di 16 anni.

Come già segnalato in altre occasioni, Ai.Bi. è da tempo attiva proprio in questo senso, anche in Marocco, dove è presente fin dal 1992 e, dal 2006, porta avanti diversi interventi di Adozione e Sostegno a Distanza per accompagnare minori e adolescenti nel loro percorso di acquisizione dell’autonomia.
Vale la pena anche ricordare ancora una volta il Numero unico Europeo per Minori Scomparsi gestito dal Ministero dell’Interno a cui chiunque può telefonare per denunciare una scomparsa: 116000.