Sono stati 104.061 i migranti arrivati nel 2022 in Italia: 12.687 erano minori soli. Urge l’affido internazionale

Non è più differibile la necessità di realizzare corridoi umanitari, all’interno di un progetto di affido internazionale, che permetta ai minori soli non accompagnati di essere accolti in Italia in un ambito familiare

104.061 è questo il numero di migranti giunti in Italia, nel corso del 2022, per trovare rifugio o nuove opportunità, scappando da guerre, condizioni di vita inaccettabili o povertà. Numeri impressionanti, che, secondo i dati presentati dal Viminale, a far data al 30 dicembre 2022 QUI, registrano un + 37.027 di nuovi arrivi, rispetto al 2021 e quasi 70.000 in più rispetto al 2020. Il mese del 2022 nel quale si sono registrati più arrivi in Italia è stato agosto, con 16.822 sbarchi. Erano stati 10.269 nel 2021 e 5.328 nel 2020.

Arrivano principalmente dall’Egitto (20%), dalla Tunisia (18%) e dal Bangladesh (14%), ma anche dalla Siria (8%), dall’Afghanistan (7%) e dalla Costa d’Avorio (6%). 12.687 di loro sono minori che hanno affrontato il viaggio per giungere in Italia da soli, erano stati 10.053 nel 2021 e 4.687 nel 2020.

MSNA: urge l’affido internazionale

12.687 minori, nel corso del 2022, hanno affrontato un viaggio lungo, pieno di pericoli per giungere alle porte dell’Europa. Hanno messo a repentaglio la loro vita e troppe volte abbiamo appreso di giovani angeli che non ce l’hanno fatta.

Ecco allora, che Ai.Bi. torna ancora una volta, a ribadire l’importanza dell’affido internazionale e di norme certe che lo regolamentino, nel cui quadro permettere la realizzazione di corridoi umanitari attraverso i quali i minori stranieri non accompagnati possano essere accolti nel nostro Paese, in tutta sicurezza, rispettando il loro diritto all’applicazione delle misure di protezione dell’infanzia previste nell’ordinamento italiano.

In sostanza il progetto di Ai.Bi. denominato “Family to Family” si articola in 4 fasi: 

  1. Individuazione di minori stranieri non accompagnati nei campi profughi africani aventi i requisiti per la loro accoglienza in Italia e la relativa formazione;
  2. Trasferimento accompagnato e protetto nel nostro Paese;
  3. Accoglienza dei Misna, sotto la forma dell’affido internazionale, presso famiglie italiane opportunamente individuate e formate;
  4. Accompagnamento individualizzato del minore e della famiglia affidataria nel post-accoglienza, attraverso l’esperienza di operatori specializzati.

Il progetto “Family to Family” verrà presentato nei prossimi giorni alla Viceministro del Lavoro, con delega alle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci.