L’Adozione Internazionale dall’altra parte: “Temevo di non piacere a sufficienza”

Antonella, adottata dal Brasile quando aveva 8 anni, partecipa agli incontri formativi per chi aspira all’adozione internazionale, offrendo punti di vista importanti e originali da chi l’adozione l’ha vissuta… dall’altra parte

Ai.Bi Amici dei Bambini crede molto nel potere della testimonianza diretta. Per questo, incontri informativi come quelli organizzati in tutte le sedi diventano momenti di scambio e arricchimento per le coppie che si avvicinano al percorso adottivo. Al centro di questi dialoghi, per precisa scelta, ci sono le voci autentiche di chi ha vissuto l’adozione in prima persona: non solo i genitori, ma anche i figli adottivi che possono mostrare punti vi vista insoliti a chi attende di diventare genitore.

La testimonianza di una figlia

Una di queste voci preziose è stata, di recente, quella di Antonella. Brasiliana di origine, salernitana d’adozione, Antonella è arrivata in Italia a otto anni. Oggi è una giovane e spigliata donna di 20 anni che collabora attivamente con la sede Ai.Bi. di Salerno, partecipando agli incontri informativi e offrendo la sua prospettiva unica di figlia adottiva. Gli ultimi incontri, che l’hanno vista tra le relatrici, sono stati un successo, grazie anche alla capacità di rassicurare le famiglie con la sua esperienza e le sue parole schiette.
Il racconto di Antonella è partito da lontano, quando era piccola e si trovava in una casa – famiglia in Brasile. Ha ricordato con tenerezza la sua paura e la sua incertezza al momento dell’incontro con i suoi genitori: “Per quanto mi avessero spiegato chi stavano arrivando per me – ricorda – non avevo capito bene né ero sicura di partire poi per l’Italia con i miei genitori. Avevo il timore che non fosse vero quello che stava accadendo, temevo di non piacere a sufficienza. Quasi pensavo che fossero venuti per una vacanza”.

Amare un figlio per quello che è

Questa esperienza diretta le ha permesso di dare consigli fondamentali alle coppie, mostrando il volto dei bambini rispetto all’adozione.
“Dico sempre alle coppie di amare loro figlio per quello che è, fargli capire, quando andranno a prenderlo, che tornerà a casa con loro e che sarà per sempre”, aggiunge Antonella. Un messaggio che mostra come l’accoglienza della famiglia debba essere incondizionata: “Un bambino o una bambina che non hanno avuto figure genitoriali, non sanno cosa sia la famiglia, hanno solo bisogno di amore puro. Se il bimbo, soprattutto all’inizio, non è socievole, ha sicuramente paura, ma va amato lo stesso” sottolinea, evidenziando la necessità di una comprensione profonda delle esperienze pregresse dei bambini che hanno vissuto in istituto o in casa – famiglia.

Il passato conta

Un altro aspetto cruciale che Antonella affronta spesso con le future famiglie riguarda le dinamiche relazionali. Anche nel corso dell’ultimo incontro a Salerno, ha spiegato come le differenze nei ruoli tra madre e padre possono essere influenzate dalle esperienze precedenti dei bambini, da eventuali traumi. “Se la figura paterna non c’è mai stata, ad esempio – ha detto – va considerato che le emozioni e le relazioni evolvono, non occorre preoccuparsi se all’inizio i figli propendono per un genitore solo”.
Parole preziose di fronte ai tanti dilemmi che le aspiranti coppie adottive affrontano.

La lingua? Poco importa. I bambini capiscono

Altra preoccupazione per le coppie riguarda la lingua. “Le famiglie che ho incontrato alla sede di Salerno si sono dimostrate preparate e aperte anche all’adozione di figli grandicelli – ha riferito la giovane. Paradossalmente pensavano che la lingua fosse un tema da affrontare… e invece è l’ultimo: perché i bambini capiscono! Anche io nel periodo di permanenza in Brasile capivo un po’ l’italiano e aiutavo i miei genitori con il portoghese”.
Infine, sul tema della ricerca delle origini, un tema spesso delicato per genitori e figli, Antonella è stata categorica. “Io non sono interessata, al momento, a tornare in Brasile. Sono e mi sento salernitana dentro e faccio un gran tifo per la Salernitana. Del resto, vado allo stadio con mio padre da quando avevo 9 anni!”.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chiunque, coppie e single, sia interessato ad avere maggiori informazioni sull’Adozione Internazionale o a intraprendere l’iter adottivo può partecipare ai tanti webinar e corsi organizzati da Ai.Bi. Amici dei Bambini. Per informazioni, contattate l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it, telefonando al numero 02988221 o utilizzando la nostra live cha si apre automaticamente una volta nella pagina dell’Adozione Internazionale. Verrai messo direttamente in comunicazione con un nostro operatore.