Bonus asilo nido 2025–2026: tutte le novità

La misura a sostegno delle famiglie è stata estesa anche a micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi. Ecco chi può richiederlo e quanto spetta a seconda dell’ISEE minorenni

Il bonus asilo nido continua a rappresentare una misura fondamentale di sostegno per le famiglie italiane. L’INPS ha pubblicato una nuova circolare in cui comunica importanti aggiornamenti previsti per il 2025 e, soprattutto, un ampliamento della platea dal 2026.

A chi è destinato?

Partiamo dai destinatari. Già a partire dal 2025 il contributo non è più destinato solo agli asili nido pubblici e privati autorizzati, ma viene esteso anche ai micronidi (per bambini dai 3 ai 36 mesi), sezioni primavera (24-36 mesi) e servizi integrativi come spazi gioco, servizi domiciliari e centri educativi per l’infanzia. Restano escluse, invece, le spese relative a centri per bambini e famiglie e ad attività non riconducibili all’educazione 0-3 anni, come prescuola o post-scuola. L’INPS ha comunicato che sta riesaminando le domande già presentate in modo da procedere all’accoglimento di quelle precedentemente scartate, relativamente alle strutture che sono ora incluse nel beneficio
L’estensione ufficiale ai micronidi e ai servizi educativi domiciliari è stata confermata dall’INPS anche per il 2026, sempre nel rispetto delle autorizzazioni regionali. A partire dal gennaio di quell’anno, altra grande novità (anche se questa già annunciata e, ora, ribadita dalla circolare) le domande, una volta accolte, avranno validità anche per gli anni successivi, fino ad agosto dell’anno in cui il bambino compie tre anni.

Quanto corrisponde il contributo?

Ricordiamo anche gli importi, che variano in base all’Isee minorenni: per i nati dal 2024 il contributo è di 3.600 euro annui con Isee fino a 40mila euro e di 1.500 euro oltre tale soglia. Per i bambini nati prima del 2024 restano tre fasce: fino a 3mila euro (Isee entro 25mila), 2.500 euro (tra 25.001 e 40mila) e 1.500 euro per chi supera i 40mila. Chi non presenta l’Isee ha comunque diritto al contributo minimo di 1.500 euro.

Come accedere al bonus?

Per accedere al beneficio è necessario presentare la ricevuta di almeno una retta o, nel caso degli asili pubblici con pagamento posticipato, il documento di iscrizione o graduatoria. In caso di assistenza domiciliare, invece, è richiesto un certificato pediatrico che attesti l’impossibilità di frequenza per gravi patologie croniche.