La lunga attesa del bonus bebè. La partenza ad aprile slitta ancora

Il nuovo incentivo alla natalità di mille euro per ogni figlio nato o adottato nel 2025 doveva partire a inizio aprile. I fondi disponibili per 330mila famiglie ci sono, si aspetta la circolare dell’INPS

Per il nuovo bonus bebè da 1.000 euro, previsto per i bambini nati o adottati nel 2025, bisognerà attendere ancora qualche giorno. La circolare dell’Inps, attesa entro questa settimana, è stata rimandata in attesa del via libera definitivo dal Ministero del Lavoro. Il dicastero, guidato da Marina Elvira Calderone, sta infatti verificando alcuni dettagli tecnici, tra cui i criteri esatti di accesso al beneficio e le tempistiche per includere anche i nati da gennaio a marzo 2025.

Domande da metà aprile

Dopo un prima indicazione che aveva lasciato intuire di una partenza già nei primi giorni di aprile, Il Messaggero ha riportato l’indicazione di un ulteriore slittamento, con la possibilità di fare domanda che dovrebbe finalmente essere attiva da metà aprile, attraverso i canali telematici dell’Inps, i Caf, il Contact Center o il numero verde.
Al di là delle tempistiche, ci sono già alcune certezze per quanto riguardano le caratteristiche dell’incentivo, che sarà erogato tramite bonifico bancario e non attraverso una carta prepagata come ipotizzato in precedenza. L’importo potrà dunque essere speso liberamente, non solo per beni legati alla prima infanzia.

Chi può riceverlo

Il bonus è riservato a chi ha un Isee familiare fino a 40.000 euro, con residenza in Italia (inclusi cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo). Vale per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025, indipendentemente dalla situazione lavorativa dei genitori: possono richiederlo anche disoccupati o autonomi. Il contributo non fa reddito ai fini fiscali.
I tempi per inoltrare la richiesta verranno chiariti dall’INPS, ma dovrebbero attestarsi sui 30 o 60 giorni dalla nascita o l’ingresso in famiglia del bambino. 30 o 60 giorni saranno anche quelli concessi, dopo la pubblicazione della circolare, per inoltrare le domande che riguardano tutti i bambini nati nei primi tre mesi dell’anno.
Rimane sullo sfondo il nodo dei fondi a disposizione: quelli stanziati per il 2025 sono 330milioni (saliranno a 360 milioni per il 2026): l’INPS dovrebbe inviare previsioni periodiche al Ministero dell’Economia e quello del Lavoro, in base alle quali gli stessi potranno decidere se aumentare i fondi o rideterminare la soglia di ISEE necessaria per accedere alla misura.