Brasile/Italia: come diventare un difensore dei diritti dei bambini?

Dieci giovani residenti in Italia e dieci giovani residenti in Brasile inizieranno, a partire dal 16 novembre, un percorso di formazione per 20 futuri difensori dei bambini. I giovani che partecipano hanno tra i 18 e i 26 anni, vengono da corsi di laurea in Legge, in Scienze Politiche,  in Mediazione Culturale; tra di loro, ci sono figli adottivi o giovani usciti dagli Istituti, con esperienze di volontariato. Il tutto, organizzato nella formula dello scambio: il gruppo dei primi dieci, i residenti in Italia, si sono incontrati lunedì 7 novembre nella sede Ai.Bi. di Mezzano, a San Giuliano Milanese e partono per il Brasile da Milano, il 16 novembre, per rientrare il prossimo 8 dicembre. Impareranno a parlare il portoghese a Salvador de Bahia e seguiranno i corsi offerti da Ai.Bi., per poi trasferirsi sul campo, a Senhor do Bonfim, uno dei luoghi su cui Ai.Bi. svolge progetti di cooperazione.

Invece i dieci residenti in Brasile sono attesi in Italia a gennaio 2012. Lo scambio formativo avviene per iniziativa del Dipartimento per l’Infanzia e la Gioventù della Presidenza del Consiglio, in nome del forte intreccio di storia tra Italia e Brasile, rafforzato dalla base dell’emigrazione italiana, mantenuto da visite di governo e rapporti bilaterali. Tanto che il 2011 è l’anno dell’Italia in Brasile. Ai.Bi. è presente in questo grande Paese (per estensione, più grande degli Stati Uniti), contro l’esclusione sociale dei giovanissimi che vivono fuori famiglia, contro l’abbandono scolastico e lo sfruttamento minorile.

Sacco in spalla e occhi puntati sul futuro: salutiamo questi giovani volontari, che sono, secondo le parole di un nostro lettore, i nuovi angeli dei bambini.