Cile. Adozioni in calo? Il Sename avvia un nuovo sistema per accelerare le procedure adottive. E nel 2016 Ai.Bi. si conferma uno degli enti più collaborativi con l’Autorità Centrale

cileVelocizzare i tempi dell’accoglienza dei bambini abbandonati da parte delle famiglie straniere. È con questo obiettivo che il Sename (Servizio Nacional de Menores), l’Autorità Centrale cilena per protezione dei diritti dei bambini che si occupa anche delle adozioni nazionali ed internazionali, ha messo a punto un nuovo sistema integrato in grado di rendere più snelle le procedure. Il “Sistema Informatico Integral de Adoption” (Siia) – non ancora in vigore – è stato presentato il 20 dicembre nel corso dell’incontro organizzato dallo stesso Sename con i rappresentanti delle organizzazioni operative in Cile nel settore delle adozioni internazionali, tra cui Amici dei Bambini. La riunione è stata l’occasione per illustrare anche i dati sulle adozioni realizzate nel 2016: i dati rivelano un calo rispetto agli anni precedenti. Una situazione che evidenzia la necessità di invertire la rotta: obiettivo a cui anche il nuovo sistema, in grado di accelerare le procedure, può offrire il proprio contributo.

Lo scopo principale del Siia è quello di poter disporre di un sistema informatico che contenga tutte le informazioni relative ai diversi passaggi del processo adottivo, sia nazionale che internazionale, fino al termine dell’adozione. In concreto il sistema consentirà il controllo delle procedure, al fine di ridurre i tempi tecnici, ottimizzare i processi, gestire e aggiornare le informazioni, rafforzare la rete tra i vari settori coinvolti e limitare il più possibile l’utilizzo di materiale cartaceo, potendo operare direttamente sulla piattaforma telematica.

Nello specifico, il Siia raccoglierà e connetterà i dati relativi alla ricerca e selezione delle famiglie accoglienti, al processo giuridico e amministrativo di adozione, alla ricerca delle origini e all’adeguatezza delle coppie candidate all’adozione sia nazionale che internazionale.

A proposito di quest’ultima, il Sistema permetterà di migliorare numerose operazioni, tra cui il controllo dei documenti legali, la valutazione tecnica della coppia, la fase di post adozione e il monitoraggio delle procedure.

La presentazione del Siia è stata accompagnata da una panoramica sulle adozioni realizzate nel 2016. I dati, aggiornati al mese di novembre, parlano di 319 abbinamenti con famiglie cilene e 68 con famiglie straniere, di cui 64 gestite dal Sename. In entrambi i casi si registra quindi un calo rispetto agli anni precedenti, che ha fatto seguito all’incremento fatto segnare fino al 2011. Per quanto riguarda l’adozione nazionale si è passati dai 538 minori accolti nel 2011, ai 487 del 2012 e del 2013, ai 469 del 2014 a ai 408 del 2015, fino, appunto, ai 319 dei primi 11 mesi dell’anno appena concluso. Analogo decremento anche per l’adozione internazionale, che ha fatto segnare un calo dai 122 bambini accolti nel 2011 ai 102 del 2015, fino ai 68 del 2016, fino a novembre. In questo scenario non certo positivo, si distingue però positivamente Amici dei Bambini. Ai.Bi. è uno dei 14 enti stranieri accreditati a operare in Cile e, nel 2016, occupa il secondo posto in quanto a minori adottati fino alla fine di novembre: 10, saliti poi a 13 entro la fine dell’anno. Un dato in linea con quelli degli anni immediatamente precedenti – ancora 13 nel 2015, 15 sia nel 2014 che nel 2013 – e addirittura superiore rispetto al 2012 (8 minori adottati) e al 2011 (11 bambini accolti). A dimostrazione quindi di una tenuta di Ai.Bi., nonostante il calo complessivo delle adozioni internazionali in Cile.