Cina, Colombia e Congo: “ 4 figli, tre adottati e uno a distanza. Ecco la nostra famiglia allargata, grazie a quel giudice che ribaltò la relazione dei servizi sociali”

fam-zappaLa famiglia Zappa di Milano è tornata dalla Cina lo scorso agosto con Chen Chen, 2 anni, moltiplicando per tre l’accoglienza adottiva.L’avventura adottiva ha fatto bene a ognuno di noi, ai tre figli, a noi genitori” dicono Silvia e Stefano di Milano.

#Iosonoundono oggi racconta la loro storia di amore e accoglienza familiare, in cui c’è spazio anche per una bambina che vive in Congo.

Oggi mi capita di pensare che abbiamo quattro figli e non tre – dice Silvia – : sosteniamo a distanza Ester da diverso tempo, e per fortuna il nostro aiuto le consente di fare progressi e in qualche modo di non essere sola. La nostra storia deve molto a lei“.

Tutto ha inizio con Silvia e Stefano, dieci anni di fidanzamento, dieci anni di matrimonio, la prima adozione: “All’epoca Sandra, 3 anni e mezzo era una bambina bellissima, colombiana, sana come un pesce, determinata, un carattere fortissimo. Oggi che ha 14 anni, ci diciamo sempre: ‘Con lei non esiste adolescenza: abbiamo fatto rodaggio fin dal primo giorno!

La prima adozione è stata impegnativa per la coppia, proprio perché era la prima esperienza genitoriale. “Non sei mamma, non sei papà e si impara solo facendo – raccontano – . Con la prima figlia, tanto desiderata e attesa, pensavamo di aver già dato tanto e poi…nacque il desiderio di un altro figlio“. E così arrivò dalla Cina Kakà nel 2010.

Aveva quasi 3 anni e un problema cardiaco serio che, senza l’arrivo di una famiglia, non si sarebbe mai risolto – dicono gli Zappa – Siamo arrivati appena in tempo: 18 giorni in Cina, 12 giorni a casa, tra visite e controlli, e un intervento chirurgico al policlinico di San Donato: ora quel problema è stato risolto. Certo, dovrà essere controllato a vita ma non ha limitazioni nella vita di tutti i giorni“.

Kakà, 9 anni oggi, sembra essere un bambino quasi…da manuale. “È da sempre affettuoso, obbediente, mai si è lamentato malgrado tutto“, raccontano i genitori che hanno vissuto ansie e preoccupazioni legate ai problemi di salute del figlio . “Ogni volta è una botta presa, poi le superi e vai avanti“, rassicurano Silvia e Stefano che non si sono arresi davanti a problematiche sanitarie emerse successivamente con Kakà o con chi doveva ancora arrivare.

La famiglia Zappa infatti non era ancora al completo: stava per essere la volta di Dongchen detto Chen Chen. Ma ancora qualcosa doveva accadere e ha a che fare con un Sostegno a distanza molto particolare.

 Fin da quando eravamo fidanzati avevamo dei sostegni a distanza, che abbiamo sempre rinnovato – raccontano mamma e papà – Ne avevamo avuto uno perfino in Colombia, quando era arrivata Sandra. Al termine di quel sostegno ci proposero poi una bambina africana. L’Africa era il continente,tra l’altro, che rappresentava il nostro primo sogno di adozione“.

Arrivò così la scheda di Ester, una bambina che vive in Congo. “Ester aveva  2 anni meno di Kakà, con una infermità motoria grave, e a legger bene la scheda ci accorgemmo che era perfino adottabile. Su due piedi Sandra disse: “Adottiamola!“.

L’idea e la volontà di accogliere questa bambina rimase a lungo tempo in famiglia: un pensiero e un sentimento difficile da cancellare.

Eravamo consci delle difficoltà eppure…. – aggiunge Silvia – Non so se questo era un segno del destino ma mio marito, di indole molto pratica, propose di avviare intanto l’iter per la terza adozione e nel frattempo verificare se Ester fosse adottabile davvero“.

Per ogni adozione l’iter è ripetuto da capo quindi anche la famiglia Zappa ricominciò la procedura e avviato i colloqui con le assistenti sociali: “Portammo a casa una bella relazione per quanto la terza adozione apparisse critica per i possibili equilibri tra i fratelli presenti. In realtà il giudice ribaltò questi presupposti e ci diede l’idoneità. Nel frattempo il Congo aveva chiuso le adozioni e quindi ci siamo orientati sulla Cina. Ester è ancora con noi, sostenuta a distanza e per fortuna dal punto di vista sanitario ha fatto molti progressi. Per noi è “figlia” e sorella a distanza“.

Chen Chen è uno dei tanti Figli in attesa della rubrica che il  sito Aibinews segnala ogni giorno.

Avevamo già sentito nostro quel bambino senza una manina –  dicono gli Zappa – In Ai.Bi ci hanno spiegato meglio la sua situazione sanitaria, ma per noi era già lui il nostro terzo figlio. E oggi già mostra le sue peculiarità: sorridente tutto il giorno ma un vero terremoto!

Ogni adozione mostra le sue complessità e gli Zappa sono riusciti ad affrontarle, facendo presente alle future coppie che “a nostro avviso sono sempre stati più complessi i primi dodici mesi. E poi tutto quello che accade fa bene alla famiglia – concludono -: a nostra figlia maggiore Sandra, ormai matura abbastanza da non provare gelosia per i fratelli: ha sviluppato il suo istinto materno con il più piccolo; a Kakà, cresciuto tanto negli ultimi mesi: adora il fratello ma ha accusato il colpo del terzo arrivato; al piccolo Chen Chen che in questo momento se la gode felice, al centro delle attenzioni di tutti“.