Cina. Troppe poche nascite: emanate linee guida per disincentivare gli aborti

In 4 anni gli aborti sono stati quasi 10 milioni. Nel 2022 le nuove nascite in Cina, sono destinate a toccare minimi storici: “scendendo sotto i 10 milioni rispetto ai 10,6 milioni dell’anno scorso”

Dopo gli Stati Uniti d’America, ora anche la Cina è intenzionata a scoraggiare l’utilizzo delle pratiche abortive, il cui numero, nel Paese, secondo un rapporto della Commissione nazionale per la salute tra il 2015 e il 2019, ha superato i 9,5 milioni.

Certo, le motivazioni che hanno spinto i due Paesi a prendere tale decisione sono differenti. In Cina l’aborto “non necessario dal punto di vista medico”, viene scoraggiato per cercare di contrastare il basso tasso di natalità, “l’inverno demografico” che il Paese oramai da alcuni anni sta vivendo.

L’inverno demografico cinese

Eravamo abituati a considerare la Cina tra le Nazioni con più alto indice demografico. La situazione da alcuni anni a questa parte è drasticamente cambiata, tanto da portare il governo del Paese a correre ai ripari prevedendo delle linee guida.

A renderlo noto è l’agenzia internazionale di stampa Reuters, dalla quale si apprende che nel 2021, la Cina ha toccato tassi di fertilità pari a 1,16, inferiori allo standard previsto dall’ OCSE del 2,1. Ma non basta, perché secondo gli esperti, anche nel 2022 le nuove nascite in Cina, sono destinate a toccare minimi storici: “scendendo sotto i 10 milioni rispetto ai 10,6 milioni dell’anno scorso, che erano già inferiori dell’11,5% rispetto al 2020”.

In tutto ciò di certo non sembra aver aiutato, la politica imposta dal Paese alle famiglie di poter avere solo un figlio, rimasta in vigore fino al 2015, e che oggi consente alle coppie sposate di avere massimo tre figli.

Cina: divulgate le linee guida a sostegno della natalità

Proprio per incentivare la natalità nel Paese, sul sito web dell’autorità sanitaria nazionale sono state recentemente pubblicate alcune linee guida per incentivare la natalità. Come riportato da Reuters, all’interno del documento si spiega che: “saranno migliorate e implementate misure di sostegno, dalla tassazione all’assicurazione, dall’istruzione all’alloggio, e i governi locali saranno incoraggiati a potenziare i servizi di assistenza all’infanzia e i luoghi di lavoro favorevoli alle famiglie”.