Come funziona il progetto “Subito.it” per sostenere la “Clinica per la cura dell’abbandono”?

Buongiorno,

sono una mamma di due bambini ormai grandicelli, che frequentano la scuola media. Molti dei giocattoli con cui si divertivano da piccoli ormai non vengono più usati, ma li conserviamo ancora in casa. Ho sentito parlare di un’iniziativa che permette di sostenere la Family House di Ai.Bi. donando proprio i vecchi giocattoli. Potrei saperne di più?

Grazie,

Lucia

 

 

MACCHINA DA SCRIVERECara Lucia,

l’iniziativa di cui hai sentito parlare è “Accolti da Subito”, lanciata da Amici dei Bambini e da Subito.it, il più importante servizio italiano di compravendita dell’usato. Occorre però qualche precisazione.

Dal 20 novembre fino a Natale, tutti coloro che vorranno mettere in vendita i prodotti per l’infanzia che non usano più e che non vogliono più tenere in casa potranno contribuire alla realizzazione della nostra Family House. Non solo giocattoli, quindi, ma anche vestitini, carrozzine e, in generale, articoli per bambini.

Ti spiego come funziona l’iniziativa. Chiunque volesse mettere in vendita prodotti per l’infanzia, può inserire un annuncio sul sito di Subito.it, e precisamente nella categoria “Tutto per i bambini”, accedendo alla pagina dedicata. Per ogni inserzione pubblicata, Subito.it donerà un euro per la realizzazione di uno dei servizi previsti dalla Family House: la comunità mamma-bambino. Si tratta di una struttura per mamme che versano in situazioni di fragilità e rischiano di abbandonare il proprio figlio.

Con questa iniziativa Subito.it e Ai.Bi. uniscono le rispettive mission: da una parte proporre ottimi affari agli utenti – e liberarsi dei giochi e degli oggetti che i propri figli non usano più è davvero un affare -, dall’altro aiutare le mamme in difficoltà a prevenire l’abbandono dei loro bambini.

La comunità mamma-bambino verrà realizzata al terzo piano della Family House, in provincia di Milano: un progetto unico nel suo genere in Europa che si propone come una vera “clinica specializzata” nella cura del male dell’abbandono, che offrirà molti servizi: una culla termica, un consultorio familiare, uno spazio neutro per gli incontri tra bambini e famiglie, un appartamento in semi-autonomia per le mamme uscite dalla comunità, una foresteria per volontari di Ai.Bi. e coppie adottive.

Grazie per il tuo interessamento,

Redazione di Aibi News