Congo: allarme di Unicef e Ong per i bambini abbandonati

I finanziamenti erogati quest’anno dalla cooperazione italiana a favore della Repubblica democratica del Congo? Circa 7 milioni di euro. “Troppo pochi: le risorse a pioggia sono importanti, ma senza una rete di collegamento le soluzioni non si vedono neppure all’orizzonte. Stiamo cercando di favorire le imprese italiane in loco, promuovendo il microcredito e trasferendo nuove tecnologie e competenze, per un benessere ripartito in tutte le fasce sociali della popolazione”, riferisce Alfredo Carmine Cestari, presidente della Camera di Commercio ItalAfrica Centrale e console onorario del Paese africano in Italia, che ha deciso di appoggiare il progetto ‘Kinshasa chiama Africa’, lanciato da Solange Ghonda, ambasciatrice speciale dei bambini della Repubblica democratica del Congo e responsabile del Movimento mondiale in favore dei bambini della sua terra: fra loro, uno su cinque muore prima di aver compiuto 5 anni.

Solo nella capitale Kinshasa vivono per strada oltre 30mila minorenni. Molte le gravi emergenze, e Ghonda si appella allo Stato italiano e a Roma “per la realizzazione di un piano di aiuti nei settori sanitario e dell’alimentazione. Non basta l’operato dell’Unicef, che ha accolto nei centri di accoglienza orfani di guerra e bimbi abbandonati, 2mila dei quali sono stati reinseriti in società, e delle altre organizzazioni umanitarie”.

Nella città di Kaymba, più di 1.500 bambini con meno di 12 anni sono stati colpiti da una malattia agli arti inferiori, a motivo di un’alimentazione basata soprattutto sulla manioca. “Le giovani madri, spesso adolescenti, vanno educate a una corretta nutrizione dei loro figli”, auspica Ghonda, informando che occorrono grandi quantità di latte terapeutico, farina di mais e soia arricchita con vitamine, vaccini, per evitare che altri bambini rischino la disabilità permanente. La richiesta di un sostegno immediato si rivolge “all’Italia e alla sua capitale, a istituzioni pubbliche e private, alla società civile”, precisa Augusto Pesapane, consigliere personale per l’Italia dell’ambasciatrice.

(Fonte: “Avvenire” 10 dicembre)