Congo: approvata nuova legge per la tutela dei minori appartenenti a popolazioni indigene

La Repubblica Democratica del Congo ha approvato una nuova legge che garantirà ai bambini appartenenti a popolazioni indigene il diritto alla sanità, istruzione e protezione.
“Questa legge è unica nella regione ed è un esempio per tutti gli altri paesi che hanno popolazioni indigene simili a quelle del Congo. Questo è un grande passo avanti per i bambini del Congo e rappresenta una pietra miliare nella storia congolese” ha dichiarato Marianne Flach, rappresentante nazionale dell’UNICEF in Congo.
Questa legge che tutela e promuove i diritti delle popolazioni indigene, è stata adottata dal Senato del paese dopo essere stata ratificata dall’Assemblea Nazionale.
Il Congo ha aderito alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, che articola una serie di diritti universali per i bambini, tra cui il diritto a un’identità, un nome ed una nazionalità, il diritto all’istruzione, il diritto ai più alti standard possibili di salute e la protezione da abusi e sfruttamento.
Una vasta maggioranza dei popoli indigeni del paese vive sotto la soglia di povertà, il 50 per cento dei bambini non hanno certificato di nascita, e un bambino su cinque muore prima di raggiungere i cinque anni, rispetto a uno su otto tra il resto della popolazione.
Secondo dati dell’Unicef la Repubblica Democratica del Congo è anche uno dei paesi più poveri del mondo, nel quale le popolazioni indigene sono “in equilibrio precario sul gradino più basso della società, i più poveri dei poveri”.
Inoltre, il 40 per cento dei bambini appartenenti a popolazioni indigene soffrono di malnutrizione cronica e il 75 per cento dei giovani sono privi di qualsiasi istruzione.

Ms. Flach ha sottolineato la necessità di assicurarsi che la legge venga messa in pratica. “E’ l’unico modo per garantire che questo diritto diventi una realtà a sostegno dei più vulnerabili in Congo”.