Congo. Già 400 i bimbi rientrati negli altri Paesi, ma in Italia ancora nessuno. Previsti piani di formazione straordinari

bambini congoMentre 40o bambini congolesi adottati da famiglie straniere hanno già raggiunto i loro nuovi mamme e papà, le coppie italiane sono ancora in attesa. Se ne parla in questo articolo, che riportiamo integralmente, pubblicato sul quotidiano “Avvenire” martedì 15 marzo.

 

Calma piatta. O, dal punto di vista delle famiglie che attendono, silenzio assordante. La situazione delle pratiche adottive sbloccate in Congo resta un mistero per gli enti autorizzati. Che hanno ricevuto  l’ultima comunicazione ufficiale dalla Commissione adozioni internazionali lo scorso 9 marzo: “Ottime notizie (…). Vi invitiamo però a non assumere alcuna iniziativa non concordata con la Commissione. Sarete convocati a breve”. Poi, nessuna convocazione. Da Kinshasa però i bambini degli altri Paesi stanno partendo: 400 per l’esattezza, secondo l’emittente Radio Okapi, per la maggior parte abbinati a famiglie americane, francesi, belghe. Sulle 80 pratiche italiane non ci sono informazioni, tanto che gli enti coinvolti stanno attivando psicologi ed esperti per mettere a punto dei piani di formazione “straordinari”: “Non sappiamo quando le coppie dovranno partire, o se addirittura i bambini verranno catapultati in Italia senza nemmeno incontrare i propri genitori prima – spiegano dal Naaa di Torino -. E’ chiaro che le coppie devono essere pronte a tutto”. Oltre a quelle che aspettano i bimbi già “liberati”, altre 50 sono ancora nel limbo dei dossier bloccati nel 2013. Secondo indiscrezioni una nuova lista di pratiche dovrebbe sbloccarsi in queste ore.