Congo. Sospensione delle adozioni: “Intervenga la Bonino”

brambilla congoIl destino di tanti bambini congolesi abbandonati, e destinati a famiglie adottive straniere, rimane ancora una volta appeso agli esiti di scelte politiche controverse.

La Direzione nazionale delle Migrazioni (DGM) della Repubblica Democratica del Congo, ha infatti deciso recentemente di sospendere per 12 mesi le operazioni di rilascio dei permessi di uscita per i bambini, gettando nello sconforto tante famiglie adottive italiane che già possedevano i requisiti di legge per poter adottare i bambini. L’autorità congolese, che fa capo al Ministero degli Interni e della Sicurezza, ha motivato la disposizione adducendo presunti casi di bambini che, una volta arrivati nei paesi di accoglienza, sarebbero stati adottati da nuove famiglie, finendo coinvolti in vere e proprie tratte di minori; si è quindi riservato di verificare nei prossimi mesi, paese per paese, la situazione dei bambini adottati.

Su questo caso, il senatore Enrico Buemi, del Gruppo Autonomie-Psi-Maie, ha rivolto ai Ministri degli Affari Esteri e della Giustizia un’interrogazione parlamentare a risposta scritta, in cui sollecita un intervento presso le autorità congolesi per far presente che “i controlli apprestati dalla legge italiana sulle adozioni internazionali escludono […] che un bambino legittimamente adottato possa essere oggetto di tratta presso altre famiglie o altri soggetti”, e quindi di “richiedere al Governo congolese l’immediata ripresa del flusso delle partenze dei bambini adottati da genitori italiani, verificando caso per caso la regolarità del titolo adottivo, invece di applicare una generalizzata moratoria che getta nell’apprensione centinaia di famiglie.”