Coronavirus. La Fase 2 dei bambini: dai nonni o soli a casa. Alcune regole da osservare

Importante la qualità del tempo dedicato. Con gli anziani sempre con la mascherina

Le prime settimane della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, e ancor più quella iniziata il 18 maggio, hanno confermato una preoccupazione della vigilia: i bambini sono stati dimenticati. E, così, a dover fare i salti mortali, con il rientro sul posto di lavoro al termine del periodo di smart working, sono stati i genitori. E, a volte, i nonni. “C’è chi ha lasciato per la prima volta il figlio da solo a casa. C’è chi se l’è dovuto portare in ufficio. Chi lo ha affidato ai nonni. E chi ha dovuto trovare una babysitter nel giro di una settimana. In queste prove pratiche di normalità i bambini si confermano i grandi dimenticati dagli strateghi della ripartenza. Perché se ieri hanno ripreso il via attività non delegabili allo smart working, è rimasta invariata la necessità di gestire uno o più figli, spesso senza aiuti familiari”, scrive il Corriere della Sera.

Coronavirus. La Fase 2 dei bambini: nonni baby sitter a tempo pieno

Una situazione senza dubbio difficile e complicata, che però ha fatto riscoprire, dopo un periodo di allerta massima per la loro fragilità, l’importanza dei nonni. Che, spesso e volentieri, si sono dovuti trasformare in baby sitter a tempo pieno.

Ma, per chi ha la fortuna di averli, i nonni, bisogna comunque osservare delle regole per una buona convivenza famigliare, dopo un periodo del tutto fuori dall’ordinario. Lo sostiene anche Luca Bernardo, pediatra del Fatebenefratelli di Milano, intervistato sempre dal Corriere. L’importante, spiega è che “i bambini siano stati preparati. Le mamme e i papà già da qualche giorno avrebbero dovuto avvisarli che sarebbero rientrati a lavoro”. Per i genitori, in questa fase, è fondamentale “lavorare sulla qualità del tempo, visto che la quantità non è più disponibile (…) ora più che mai devono coinvolgere i figli a fare qualcosa insieme: preparare la cena; innaffiare le piante; fare la spesa; apparecchiare la tavola(…)”.

Per quanto riguarda i nonni invece, che sono una “fortuna” secondo Bernardo, è comunque bene preservarne la sicurezza. “I bambini se vedono i nonni – spiega un pediatra in un articolo di Manuela Correra sul Giornale di Siciliadevono indossare la mascherina e tenere la distanza di sicurezza”.