Covid. Con la quarta dose tornano le code per i vaccini

Con il via della quarta dose per gli over 60, diverse regioni hanno avuto un boom di richieste e di presenze negli hub per i vaccini. Fanno paura la continua crescita dei contagi e l’idea di ammalarsi in vacanza

Da mesi, ormai, le vaccinazioni contro il Covid viaggiavano a ritmi bassissimi, tanto che una gran parte delle strutture dedicate era stata smantellata. Anche la quarta dose per gli over 80 ha avuto una risposta piuttosto tiepida, ad oggi ferma al 23% di chi ne avrebbe diritto.
Eppure, all’indomani dell’apertura del Ministero della Salute alla quarta dose per tutti i maggiori di 60 anni e tutti i soggetti fragili over 12, le richieste di vaccino sono schizzate e in diverse città si sono riviste le code negli hub.

In Lombardia +163% di vaccini in un giorno

Sicuramente le prime a presentarsi sono state le persone più motivate e da tempo in attesa di potersi vaccinare, ma anche se “l’onda” dovesse finire per attestarsi su percentuali basse come quelle degli over 80 (diciamo intorno al 25%), sarebbe comunque abbastanza per rendere piuttosto complicata la gestione dei prossimi giorni. Le prima code si sono viste soprattutto a Napoli e in Lombardia, regione che ha deciso di partire subito con la quarta dose e che ha dato accesso a tutti gli aventi diritto senza necessità di prenotazione, vedendo così aumentare le somministrazioni del 163%!.
A spingere verso il vaccino è senz’altro la corsa dei contagi, che ancora è in salita (martedì 12 luglio ci sono stati 142.967 nuovi casi), e che, con il consueto ritardo di 10 – 15 giorni, sta facendo risalire anche il numero dei decessi. Ma un ruolo lo ha anche l’arrivo delle vacanze, con tanti italiani che vogliono minimizzare il rischio di ammalarsi proprio prima o durante le ferie. Lo dimostra anche l’impennata del numero di tamponi fatti, tornato sopra il mezzo milione, come non si vedeva da tempo.

Somministrazione vaccini: tempi e modalità diverse da regione a regione

Per qualche regione già partita (oltre alle citate Lombardia e Campania, anche Marche, Emilia Romagna e Lazio), altre hanno aspettato e lo faranno giovedì, come la Toscana, per esempio, che ha però riattivato il sistema per le prenotazioni. Stessa cosa hanno fatto Friuli e Sardegna. Comunque, ciascuna con i propri tempi e le proprie modalità, entro pochi giorni in tutta Italia si potrà accedere alla somministrazione della seconda dose booster.
Ma come sempre decisiva sarà la comunicazione, con gli esperti dell’OMS che hanno sottolineato come la pandemia sia tutt’altro che finita e come il Covid non sia per nulla sconfitto. Per la comunità scientifica si tratta di una doppia sfida – come riporta Repubblica: “Comunicare il rischio e creare fiducia nella comunità negli strumenti sanitari”. L’OMS ha anche ribadito come, con l’aumento dei contagi e dei ricoveri, sia necessario pensare a un’implementazione delle più collaudate misure di protezione e prevenzione, come le mascherine e la ventilazione degli spazi chiusi.