Covid. Da mercoledì 13 luglio al via la quarta dose per tutti gli over 60

Il Ministero ha dato il via libera alla somministrazione della quarta dose di vaccino (la seconda dose booster) da subito per i maggiori di 60 anni e tutti i soggetti fragili over 12

La decisione è stata presa in maniera molto rapida: dopo le indicazioni dell’Ema di pochi giorni fa, il Ministero ha deciso di rivedere la circolare emanato l’8 aprile 2022 in cui raccomandava la quarta dose del vaccino anti Covid a over 80, pazienti delle RSA e soggetti fragili sopra i 60 anni, estendendo la raccomandazione della vaccinazione a tutti i maggiori di 60 anni e ai soggetti fragili di ogni età, a partire dai 12 anni. I vaccini autorizzati per la dose booster, come in passato, sono solamente quelli prodotti da Pfizer-BioNTech e Moderna e vengono somministrati in maniera totalmente gratuita.

Quarta dose anche per chi si è ammalato dopo la terza

Ma c’è un’altra grossa differenza rispetto alla precedente circolare: oggi il Ministero consiglia la quarta dose anche a chi, dopo aver fatto le prime tre dosi di vaccino, ha contratto il Covid in maniera naturale. In precedenza, invece, le due dosi più la prima dose booster erano considerati una protezione sufficiente per chi in seguito si era anche ammalato (ed era guarito).
Stesso discorso per chi ha avuto il Covid in forma asintomatica: non ci sono controindicazioni alla somministrazione della dose booster.
Il dubbio che a molti potrebbe venire, però, è un altro: se in autunno arriveranno i vaccini modificati per meglio rispondere alla variante Omicron, ha senso fare la quarta dose ora? Secondo gli esperti, sì, perché gli attuali vaccini offrono comunque una copertura e perché nonostante l’iter per l’autorizzazione dei nuovi farmaci sia in corso, non ci sono certezze sui tempi in cui saranno disponibili e per chi.

Quarta dose negli hub vaccinali ma anche da medici di famiglia e farmacie

Dopo il via libera del Ministero, l’aspetto organizzativo passa alle singole regioni, in molte delle quali stanno già riaprendo alcuni degli hub che erano stati chiusi. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, sei mesi fa gli hub in Italia erano circa 3mila, scesi,fino a 2300 a maggio. Ma, come detto, molte regioni stanno ripristinando in parte o del tutto il sistema.
Più complicato farsi vaccinare dal medico di famiglia, prima di tutto perché solo il 25% di loro ha aderito al coinvolgimento nella campagna vaccinale, dopodiché perché i singoli medici hanno maggiori problemi di organizzativi per quanto riguarda l’approvvigionamento.
Anche in 9 mila farmacie sul territorio nazionale può essere eseguita la quarta dose del vaccino, con modalità di prenotazione che variano da regione a regione.