Crisi adozioni: l’Inghilterra corre ai ripari

Questa settimana il premier britannico David Cameron presenterà alcune proposte di riforma per migliorare l’intero sistema delle adozioni, accelerando i tempi e riducendo le zone d’ombra. Le discriminazioni nel settore adozioni sono «assurde» e il governo ha intenzione di combatterle efficacemente. «Troppe giovani vite sono rovinate dai ritardi dell’iter adottivo», ha detto il premier Cameron, che ha definito la riforma delle adozioni «una priorità. I Comuni non dovranno più dilazionare le adozioni con la scusa di cercare ‘l’abbinamento perfetto’».

Parole chiare, che anticipano di qualche giorno la presentazione dell’Adoption Action Plan. Intanto i dati confermano alcune discriminazioni: i bambini inglesi bianchi hanno il triplo delle probabilità di essere adottati rispetto a quelli appartenenti a minoranze etniche. I bianchi rappresentano comunque la maggioranza dei minori adottabili. In media, secondo la stampa britannica, un bambino nero attende il doppio di un bianco prima di essere adottato. E oltre 6700 piccoli dichiarati adottabili l’anno scorso sono ancora in attesa di una famiglia.

La riforma del governo verte su tre punti: primo, l’obbligo per gli enti locali di ridurre i tempi in attesa dell’abbinamento perfetto; le adozioni in prova; ovvero permettere ai bambini adottabili di essere ospitati temporaneamente da famiglie in possesso dell’idoneità all’adozione; l’iscrizione obbligata nel registro nazionale dei minori adottabili di un bambino che non trovi una famiglia entro tre mesi nel Comune di appartenenza.

(Fonte: VITA, Gabriella Meroni, 9 marzo 2012)