Venti giorni per salvare una vita!

“Senza nome, non esisti” è questo il tema della nuova campagna di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, che affronta il problema dell’identità negata, a favore dei milioni di bambini “fantasma” del Kenya e della Repubblica Democratica del Congo abbandonati negli istituti.
Sono bambini senza nome, senza identità, senza passato, destinati per sempre a rimanere nell’ombra senza il calore di una famiglia.

Come aiutarli? Si può donare con un semplice versamento o inviare un sms dal 6 al 26 Dicembre del valore di due euro al numero 45507 da cellulare personale o chiamando da rete fissa Telecom Italia.
Un nome per un bambino abbandonato è il primo passo per iniziare a costruire la sua identità e il suo futuro all’interno di una famiglia che lo ami.

Testimonial d’eccezione della campagna “Senza nome, non esisti” è Max Laudadio, che in un toccante spot televisivo, realizzato dalla casa di produzione Andrea Bayer+Conti+Associati sotto la regia di Alberto Gelpi, incentrato sul dialogo tra il testimonial e la bimba“invisibile”, invita a sostenere il progetto affinché si possa restituire un’identità e un nome a tutti i bambini abbandonati.

Nella Repubblica Democratica del Congo e in Kenya esiste un’emergenza drammatica, per noi Occidentali irreale: quella di una moltitudine di ragazzi, senza identità, privi di un passato e senza la prospettiva di un futuro che si trova spesso a abitare in strada, negli istituti e che rischia di finire in mano a trafficanti senza scrupoli.

Un esercito di innocenti “invisibili” che vivono senza mai essere esistiti, senza nome perché nessuno ha mai pensato di chiamarli, privi di una carta d’identità o di documento che attesti l’età o chi siano i genitori.
Amici dei Bambini ha pensato di intervenire per proteggere e sostenere i minori indifesi restituendo il diritto ad “esistere” e ad avere un’identità’ ai bambini fantasma del Congo e del Kenya.

Attività primaria del progetto sarà la selezione e la formazione per ogni Istituto (Centro residenziale) scelto di un’equipe multidisciplinare composta da 1 operatore DIVINTER (Divisione Urbana dell’Interno), 1 operatore DUAS (Divisione Urbana Affari Sociali), 5 operatori del Ministero del Genere, Famiglia e Bambino, 1 operatore sociale per ogni Centro residenziale, 1 consulente giurista, 1 assistente sociale e 1 animatore/sensibilizzatore.

Il team svolgerà le inchieste sociali, al fine di risalire alle situazioni reali dei bambini, seguirà le procedure di registrazione dei minori e la produzione dei documenti necessari alla registrazione allo stato civile e all’ottenimento del certificato di nascita dei bambini beneficiari del progetto.

Alla fine del progetto verrà realizzato un seminario durante il quale si presenteranno i risultati ottenuti e si cercherà di sensibilizzare le istituzioni e altri centri a regolarizzare la situazione dei bambini in istituto. Solo la registrazione allo stato civile al momento della nascita di un bambino, rende la nuova creatura un membro della famiglia e di una precisa nazione, gli dà la cittadinanza ed il diritto di essere tutelato dallo Stato, nei casi in cui la tutela dei genitori dovesse venire meno.

Tutte le informazioni sul sito www.senzanomenonesisti.it