Disegno di legge PDL: via le adozioni internazionali dai Tribunali per i Minorenni

Fuori i Tribunali per i Minorenni dalle competenze sull’adozione internazionale. Lo prevede un disegno di legge delega targato Pdl, il DDL 3323 dal titolo Delega al Governo per l’istituzione presso i Tribunali e le corti d’appello delle sezioni specializzate in materia di persone e di famiglia, di iniziativa della senatrice Maria Alberti Casellati con i colleghi senatori Caliendo e Benedetti Valentini, comunicato il 29 maggio scorso.

I senatori chiedono, all’articolo 2 punto b) del testo, di «trasferire le competenze giurisdizionali civili e amministrative in materia di minori, attualmente attribuite al tribunale per i minorenni, a nuove sezioni specializzate in materia di persone e famiglia», da istituire ex novo presso ogni tribunale e corte d’appello.

Il testo chiede, nell’articolo 2 punto d., che le sezioni dovranno essere composte esclusivamente da giudici togati che abbiano svolto per almeno due anni funzioni di presidente o giudice nei procedimenti in materia di famiglia, di giudice tutelare o di giudice del trib. per i minorenni. Via i giudici onorari, dunque.

Il decreto dimostra l’attuale scompaginamento delle competenze sui minori. Con questo intervento i senatori mirano infatti a «riformare in modo profondo l’assetto dell’ordinamento giudiziario e la disciplina processuale, allo scopo di superare l’attuale frammentazione nel settore civile delle competenze in materia di minori». Le competenze in oggetto sono ancora distribuite tra Tribunale dei Minori, giudice tutelare e tribunali ordinari. Per la composizione delle sezioni il decreto propone di inserire – (art. 2, punto i) – presso le sezioni specializzate alcune commissioni tecniche consultive con esperti di psicologia, psichiatria e pedagogia. Importante: i criteri di questo disegno di legge intendono dare attuazione al riconoscimento del diritto del minore, essendo state numerose negli ultimi anni – secondo quanto dichiarano in premessa i senatori – le dichiarazioni internazionali che hanno suggerito al nostro Paese l’elaborazione del principio del riconoscimento del minore in quanto soggetto di pieno diritto.

Si rende necessaria una riforma, secondo i senatori, per razionalizzare il sistema (cf art. 3) nonché i riti processuali. Un disegno di legge che può essere occasione per avviare un dibattito, volto alla riforma della procedura adottiva affinché diventi di tipo amministrativo.