Emergenza minori nel Nord Africa: Italia ultima della classe nella ratifica della Convenzione

Ultima della classe. È la posizione dell’Italia, che non ha ancora ratificato la Convenzione dell’Aja del 1996 per la tutela e la protezione dei minori, uno strumento all’avanguardia per salvaguardare bambini e adolescenti che si trovano in difficoltà e sono senza famiglia. La sua applicazione in Italia consentirebbe il riconoscimento, per esempio, della kafala, l’adozione secondo il diritto islamico, offrendo così una possibilità di famiglia ai piccoli egiziani, algerini, tunisini e marocchini, il cui destino oggi è reso ancora più precario dalla crisi nordafricana.

Oltre a questo, la Convenzione offrirebbe tempestiva accoglienza ai minori provenienti dai Paesi colpiti da catastrofi naturali, emergenze umanitarie, conflitti armati. Dopo che il 7 febbraio scorso la Grecia ha depositato la sua ratifica, il nostro Paese è rimasto il solo a non aver ancora provveduto al riconoscimento, nonostante la presa di posizione di diversi parlamentari e l’impegno formale strappato al Governo più di un anno fa.

Per questo il Forum delle Associazioni Familiari (forum famiglie.org) che rappresenta le 50 associazioni italiane in prima linea per l’infanzia e per la famiglia, ha presentato lo scorso mese un documento in cui invita a riparare alla mancanza, perché «migliaia di ragazzi in stato di abbandono ogni giorno fanno esperienza di ciò che non dovrebbero mai sperimentare: la strada, la droga, la violenza».

(Da Io Donna, Benedetta Verrini, 3 marzo 2012)